Caso Lucarelli, s\’incrina il rapporto con Alemanno

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La vicenda denunciata dal senatore dell'Idv Stefano Pedica riportata dalla stampa e dal nostro giornale, che coinvolge il braccio destro del sindaco Alemanno Antonio Lucarelli, potrebbe avere un seguito giudiziario nei prossimi giorni. La questione riguarda i terreni sulla Nomentana in prossimità del raccordo anulare sui quali furono edificati a suo tempo dei capannoni oggi inesistenti ma a suo tempo realizzati.

Il fatto è che su questi terreni pende ancora una richiesta di condono edilizio che sanerebbe la situazione per migliaia di metri cubidi inesistente volumetria. La sanatoria per i capannoni fantasma, bruciati ormai da tempo, venne inoltrata dalla Ermini 90 srl (oggi Nuova Ermini srl) della quale Antonio Lucarelli fu amministratore anche se nei giorni scorsi fece dichiarare ufficialmente dall'ufficio stampa del Campidoglio di aver cessato ogni attività nell'area in via Nomentana tra il V ed il IV municipio «sin dalla fine del 2007 e che la richiesta è decaduta e i capannoni (inesistenti ndr) sono stati venduti».

La giustificazione zoppica anche perché darebbe da pensare che Lucarelli abbia sistemato i suoi affari poco prima della vittoriosa campagna elettorale di Alemanno.

Ma soprattutto non chiarisce se la richiesta di condono sia ancora in corso o meno, lasciando il dubbio di una grossa e orchestrata operazione speculativa al limite della truffa.

Va anche ricordato che il capo della segreteria del sindaco fu tirato in ballo, con relativa segnalazione alla Procura della Repubblica, proprio l'estate scorsa dal consigliere regionale del Pd Enzo Foschi anche per l'assegnazione di alcuni "Punti Verdi Qualità", riconducibili a "parenti e amici" della sua stessa area politica. Sin qui, sommariamente quanto pubblicato, anche dal nostro giornale. Non pare proprio che tutta la vicenda abbia riempito di gioia Gianni Alemanno, già sotto tiro per la cupidigia di molti suoi antichi e nuovi supporters. C'è chi spergiura, ad esempio, che dal Campidoglio siano stati fatti dei passi per mettere la sordina alla vicenda. Addirittura dagli uffici del capo di gabinetto del sindaco.

Il problema vero è che ora circolano anche insistentemente levoci di un intervento della Procura della Repubblica, che se non smentite potrebbero davvero incrinare, forse definitivamente, l'assefra il sindaco e il suo capo della segreteria. Tanto più che Lucarelli ha acquisito negli anni un potere enorme sugli affari capitolini al punto da  da essere denominato l'alter ego del sindaco. Inevitabilmente Lucarelli ha suscitato il risentimento di tanta parte di quelle fazioni politiche del suo partito che, in perenne lotta, si contendono  posizioni di potere e ricche prebende. Infatti solo la prossimità con il sindaco e la fiducia piena accordatagli giustificano oggi l'aura di ossequioso rispetto nei confronti di un politico quale Lucarelli, proveniente dall'estrema destra neo fascista, dal poco noto passato imprenditoriale e oggi al centro dei gangli riposti e strategici del potere di Alemanno.

G.L.

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