Sono di Francesca Muzzì i poveri resti rinvenuti nella boscaglia al confine tra il comune di Frascati e quello di Monte Porzio. Via Consalvi è così diventata il nuovo teatro della macabra scoperta, effettuata ieri pomeriggio da una signora in cerca di asparagi. A permettere l’identificazione del cadavere, ridotto a qualche ossa e poco più, sono stati i documenti della donna, scomparsa il 7 febbraio del 2010 da Valmadrera, in provincia di Lecco.
Dalla Lombardia alla provincia di Roma: un caso del quale nei mesi scorsi si era occupata anche la nota trasmissione “Chi l’ha visto?”. Sul posto si sono immediatamente portati gli uomini del locale commissariato della polizia di Stato, diretti da Massimo Fiore, e la scientifica di Roma e Velletri: le ossa della donna erano sparse su un’area di circa 20 metri quadri.
Quasi certamente scartata l’ipotesi dell’omicidio, la causa di morte più accreditata sembra quella di un malore o del freddo. Del corpo di Francesca Muzzì, poi, hanno fatto scempio gli animali selvaggi della zona. La donna, che già venti fa era fuggita a Roma per “cambiare vita”, era uscita di casa dicendo alla madre di voler andare ad un centro commerciale della sua zona. Poi la fuga in autobus e la scomparsa. Ieri la (triste) fine del mistero che la riguardava.