Non è stato un gran bell'esordio quello dell'altro ieri per la destra capitolina, fedele alleata di un Bossi volgarmente sprezzante verso quell'unità d'Italia grazie alla quale i suoi seguaci occupano poltrone e potere al Governo ed in Parlamento. Così mercoledì sera l'iper patriottico, militar/decisionista ministro della difesa Ignazio La Russa è stato contestato mentre in diretta televisiva su Raiuno partecipava all'esibizione della banda militare Interforze. Dalla folla si sono levate grida quali «vergognati» e «dimettiti».
Peggio è andata al sindaco Gianni Alemanno che nel corso della stessa diretta Rai a Piazza Venezia, è stato sonoramente coperto di fischi che nemmeno la claque tutta agghindata a festa 'der popolo de Roma' sapientemente diretta da Castellino, è riuscita a coprire. Così il sindaco ha concluso velocemente il suo intervento per evitare di essere sommerso dalle contestazioni, allontanandosi in preda ad una palese irritazione inseguito dalla conduttrice televisiva Manuela Arcuri.
La figuraccia manifesta una insofferenza diffusa che non può, come ha tentato di fare ieri Alemanno, essere solo imputata agli oppositori o alle solite frange 'estremiste'. Questa volta i fischi vanno dritti a chi si fa complice di insulsi atteggiamenti secessionisti mentre in casa propria, a Roma, non va al di là di una rapace spartizione di posti e favori.
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