Trentanove euro. A tanto ammonta la perdita che conla nuova legge sul Federalismo municipale toccherà a ciascun romano frutto della differenza tra i trasferimenti soppressi ai Comuni e gli importi provenienti dal gettito Irpef, dall'impostadi bollo e dal registro suicontratti di locazione chespettano a ciascun comune. È quanto si evince da un'indagine condotta dalla Cgia,associazione artigiani e piccole imprese di Mestre nota per la serietà delle sue rilevazioni.
Da questa operazione – secondo la Cgia – ne trarranno vantaggio i comuni del Nord Italia guidatida Milano che guadagnerà 211 euro pro capite. Seguono Monza, Parma e Imperia.I comuni più 'svantaggiati' saranno quelli del centrosud tra i quali, per l'appunto Roma con una perdita di 39euro pro capite.
A livello regionale il comune laziale più 'penalizzato' è Rieti con una perdita di 71 euro procapite, seguita da Latina con 41 euro di perdita a testa e da Viterbo con 8 euro di deficit a persona. L'unica città che trae vantaggio da questa nuova legge è Frosinone i cui abitanti guadagneranno 16 euro a testa.
«Il risultato emerso da questa analisi – sottolinea il segretario della CGIA di MestreGiuseppe Bortolussi – è ancora molto parziale, vistoche con l'istituzione del Fondo sperimentale di riequilibrio, così come previsto daldecreto stesso, queste disparità territoriali dovrannoessere eliminate». Una cosa però è certa: per le casse dello Stato centrale l'operazione è a somma zero. A fronte di un taglio dei trasferimenti ai Comuni di11,243 miliardi di euro, altrettanti 11,243 miliardi di euro saranno devoluti aiComuni.