“Un tuffo dove l’acqua è più blu niente di più”. Recitava così una vecchia canzone di Lucio Battisti e questa strofa si addice anche al rapporto tra la politica romana e l’ipotesi che le olimpiadi del 2020 siano affidate a Roma. Ultimo arrivato il Consiglio Regionale che istituisce una commissione consiliare speciale e ne affiderebbe la presidenza a Romolo Del Balzo. Il consigliere già al centro di numerose polemiche e che avrebbe dovuto essere sospeso, secondo un decreto del Presidente del Consiglio a causa di provvedimento restrittivo della liberta. Prima gli arresti domiciliari e poi l’obbligo di firma. Ora il buon senso avrebbe voluto che di Del Balzo, una volta che si fosse dimesso dalla Presidenza della Commissione Lavori Pubblici e Politica della Casa, non si fosse più parlato.
Come si dice in questi casi, fosse tenuto a bagnomaria. In realtà la sua personale opinione era quella che si attuasse il famoso “promoveatur ut amoveatur”, ovvero che la Polverini gli garantisse una promozione che avrebbe significato solidarietà politica. Tra questa posizione e l’opposizione che pretendeva la sospensione, si è pensato di arrivare ad uno step intermedio. Quindi via con la Presidenza della Commissione speciale Olimpiadi a Roma 2020 per uno che è nato, vive e viene eletto in provincia di Latina. Ad occuparsi di Olimpiadi si trova in buona compagnia.
C’è di tutto e di più. Passi per Pescante Presidente del Comitato che ha una solida e vasta esperienza dopo anni di presidenza del Coni e Vicepresidenza del CIO, passi per Petrucci vice presidente ed anche per Ernesto Albanese Direttore Generale, dopo anni nei quali ha ricoperto l’incarico di Amministratore Delegato di Coni Servizi. Ma perché poi far partire la trita passerella dei soliti noti?
Come diceva Totò: “ è la somma che fa il totale” ed il duo Alemanno- Letta, forse stanco e reduce da qualche battuta a vuoto, ha pensato di aggiungere una sfilza di nomi buoni per le relazioni, ma poco aggiungono in termini di competenza. Pensate che bel charter in partenza per Londra 2012 per una vacanza giovanile di studio con Geronzi, Marcegaglia, Luigi Abete, Aurelio de Laurentis, Azzurra Caltagirone e gli immancabili Giovanni Malagò e Luca Cordero Di Montezemolo. Per questi due ultimi un ecumenico perdono e l’opportunità di poter far dimenticare i “successi” dei mondiali di nuoto e di Italia 90
rigoletto