Gallotti: un avviso di garanzia dieci mesi fa

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Dieci mesi fa Sandro Gallotti ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'indagine condotta dalla procura di Tivoli sugli scarichi di acque reflue nel fiume Aniene da parte di "Nuove Cartiere", società di proprietà della famiglia Gallotti e di cui l'attuale sindaco tiburtino è stato amministratore fino al febbraio del 2008.

Nell'aprile dello scorso anno i magistrati di Tivoli hanno infatti informato Sandro Gallotti della chiusura delle indagini relative alla presunta violazione di norme in materia ambientale ex art 137 I e V comma del decreto legislativo 152/06. Secondo l'ipotesi della procura, Sandro Gallotti, in qualità di titolare della Spa Nuove Cartiere di Tivoli, avrebbe aperto o effettuato lo scarico di acque reflue industriali provenienti dallo stabilimento di via Tiburtina Valeria nel fiume Aniene senza essere in possesso della prescritta autorizzazione e superando i limiti tabellari di legge.

Lo avrebbe fatto deviando lo scarico con un sistema di valvole e attraverso la raccolta dei reflui in vasca di accumulo e la «massiccia diluizione» delle acque di processo confluenti nel pozzetto di ispezione fiscale. I due reati per i quali Sandro Gallotti è finito nel registro degli indagati della procura sono puniti rispettivamente con: 1) l'arresto da due mesi a due anni o con l'ammenda da millecinquecento euro a diecimila euro; 2) l'arresto fino a due anni e con l'ammenda da tremila a trentamila euro. 

Nuove Cartiere ha una non felice consuetudine con le vicende di cronaca, non soltanto giudiziaria: nel luglio 2004 fu infatti sottoposta a sequestro preventivo, a seguito del decreto del Gip di Tivoli, per aver violato le norme in materia di rifiuti; poco più di due anni dopo, il 15 novembre del 2006, fu teatro di un incidente sul lavoro che costò la vita a un operaio ciociaro di 40 anni. 

 

Chp

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