“Per la realizzazione di Fiumicino 2 chiederemo al ministro Altero Matteoli una grande spinta per questo progetto. Fiumicino 2 si può fare e si deve fare con risorse private e incidendo sulle tasse aeroportuali”. A chiamare in causa il ministro delle infrastrutture dal palco degli Stati Generali, ponendo la questione del raddoppio dello scalo di Fiumicino, è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Pronta la risposta di Matteoli: "Dobbiamo realizzare 'Fiumicino 2', come dice il sindaco Gianni Alemanno, ma occorrono anche i collegamenti veloci: non si può arrivare da Firenze a Roma in un'ora e venti con l'alta velocità e poi da Roma a Fiumicino in un'ora". "Quando parliamo di Fiumicino – ha proseguito il ministro – dobbiamo parlare anche di Ciampino e di Viterbo. Mi sono visto denunciare al Tribunale dei ministri da parte del sindaco per non aver chiuso al traffico Ciampino perche' danneggia la salute dei cittadini. Come si fa a chiudere Ciampino se prima non si realizza Viterbo?". L'investimento, ha poi tenuto poi a precisare, sarà realizzato "con i soldi totalmente dei privati, con l'aumento delle tariffe e un accordo sulla durata della concessione”.
Scetticismo è stato espresso del consigliere regionale del Pd, il viterbese Giuseppe Parroncini: "Siamo vicini alle preoccupazioni degli amministratori di Ciampino che chiedono un adeguamento del numero dei voli che insistono sulla loro città: non basta certo una telefonata tra il presidente della Regione e il ministro Matteoli a dare il via ai lavori per il nuovo aeroporto di Viterbo. Soprattutto perche' dietro alle buone intenzioni si nasconde la dura realtà". "Alemanno e il centrodestra, l'Enac e l'Adr verità – ha concluso Parroncini – non hanno alcuna intenzione di ridimensionare Ciampino, un aeroporto che in completo spregio delle leggi dopo l'avvento dei vettori low cost, ha piu' che quintuplicato il volume di traffico senza la necessaria V.i.a e la zonizzazione acustica”.
(5web)