Caro direttore,
questa mia per chiarire il motivo del’affidamento temporaneo del servizio di emergenza alloggiativa al Consorzio Eriches 29. All’epoca dei fatti, mentre il Dipartimento XIII sta per bandire la gara, è prossima la scadenza delle convenzioni in essere tra la Protezione Civile e le proprietà dei residence presso i quali erano accolte le persone prive di alloggio in quanto vittime di calamità che avevano reso inagibili le proprie abitazioni. Nel frattempo altri nuclei familiari venivano sottoposti a sgomberi per cedimenti strutturali (Via Palmiro Togliatti 754, 756, 758, Lungomare degli Abruzzi 80 ecc.) e per occupazione abusiva (Ponte di Nona) con un’Ordinanza che fissava la data in tempi che non avrebbero potuto attendere l’espletamento della gara che si è poi manifestata nulla.
Le procedure amministrative prevedevano che queste famiglie venissero collocate in emergenza alloggiativa dal Dipartimento XIII del Comune di Roma, privo però di strutture residenziali disponibili. Il Consorzio aveva nella propria disponibilità alcuni immobili e si propose come gestore mediante la presa in carico dei nuclei familiari di cui sopra in attesa di soluzioni diverse. Il dipartimento XIII a quel punto prese in esame le nostre offerte e verificò i requisiti del consorzio che risultarono più che soddisfacenti sia sotto il profilo soggettivo che sotto il profilo tecnico in quanto lo stesso è, come già ricordato, iscritto al RUC e accreditato presso il V dipartimento; inoltre le coop sociali aderenti al Consorzio ed incaricate del servizio sono in possesso delle certificazioni di qualità (Iso 9001), della certificazione ambientale (14000), di quella etica SA 8000 e della Ohsas 18000 (sicurezza nei luoghi di lavoro).
Dal momento della convenzione il Consorzio accoglie oltre alle persone precedentemente in carico alla Protezione Civile anche i nuclei familiari, che sgomberati per sfratti esecutivi, sarebbero rimasti senza abitazione se non accolti in emergenza alloggiativa . Il motivo per cui è stato attivato con la stessa Determinazione Dirigenziale il servizio effettuato presso il residence di Tor Tre Teste è legato al fatto che alcune famiglie affittuarie di Enasarco erano rimaste prive di alloggio in quanto vittime di un drammatico incendio che ha visto anche un decesso; palazzina che era in zona attigua a Tor Tre Teste. Ci tengo a dirti che l’attivazione di soli 4 appartamenti sui 12 presenti nel residence è legata unicamente al fatto che solo martedì 16 febbraio sono stai completati gli arredi (i 4 appartamenti assegnati nella giornata di lunedì sono stati allestiti velocemente in quanto dovevano ospitare gli ex inquilini del palazzo incendiato). Non ti nascondo inoltre la preoccupazione che quanto da voi pubblicato nei giorni scorsi possa essere strumentalizzato per mettere a rischio l’affidamento in essere che vede accolte circa 200 persone e dà occupazione lavorativa ad altre 10.
Confido, visto l’esito della gara, che il servizio possa essere prorogato; non vorrei che le strumentalizzazioni di qualcuno potessero, allo scopo precipuo di mantenere una situazione di monopolio in danno della concorrenza e quindi anche del nostro Consorzio, nuocere al personale attualmente impiegato nei servizi. Giova ricordare che il nostro Consorzio aderisce a Legacoop e ha partecipato a tutte le manifestazioni organizzate nell’anno 2009/2010 dal coordinamento delle cooperative sociali di Roma contro l’attuale Giunta comunale allo scopo di salvaguardare l’esperienza della cooperazione sociale a Roma ed, infine, che la nostra appartenenza politica non merita svilimenti a vantaggio di qualcuno
Saluto cordialmente
Sandro Coltellacci
Voglio rassicurare l'amico Coltellacci, che è l'esponente di una delle cooperative sociali coinvolte nella vicenda, che questo giornale ha dimostrato più volte di essere al fianco dei lavoratori delle cooperative, come attestano i numerosi articoli pubblicati quando queste furono escluse dalla manutenzione del verde pubblico e dei giardini. E tanto meno vogliamo nuocere a chi meritoriamente ci lavora. La polemica aperta prima sul sito Cinquegiorni.it e poi sul quotidiano riguarda aspetti di metodo per quella 'somma urgenza' richiamata e che spesso motiva l'agire del Comune di Roma a scapito della trasparenza. Questo significa non privilegiare qualcuno a scapito di altri, come astutamente l'assessore Antoniozzi nella sua risposta, accennava ai lavori affidati già da Veltroni alle vostre cooperative, poi confluite nel consorzio Eriches. Come ben sai la trasparenza non ha colori e ci pare che la tua lettera vada proprio in questa direzione.
Giuliano Longo