Via Poma: Brusco condannato a 24 anni

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Raniero Brusco è stato condannato a 24 anni per l’omicidio di Simonetta Cesaroni. Questa la sentenza di condanna di primo grado emessa intorno alle quattro di mercoledì pomeriggio dai giudici della terza sezione della Corte d’Assise di Roma.

Per  Brusco il Pm Calò aveva richiesto la pena massima dell’ergastolo. Al condannato è stata inoltre comminata l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e la  sospensione della potestà genitoriale nei confronti dei due figli per l’intera durata della pena. La corte ha disposto anche una provvisionale di 120mila euro a favore della sorella di Simonetta Cesaroni e della madre, mentre l'istanza di sequestro dell'appartamento di Busco è stata rigettata.

Arriva nel gennaio del 2011 il giudizio di primo grado di una vicenda cominciata il 27 agosto del 1990, quando Brusco e la Cesaroni erano fidanzati. Le reazioni alla sentenza marcano nettamente i differenti pareri: per il difensore di Brusco, Paolo Loria, la sentenza “Non ce la aspettavamo” e poi precisa: "Adesso aspettiamo di leggere le motivazioni, poi sicuramente ricorreremo in appello. La camera di consiglio è stata troppo breve. Cosa ha pesato? credo il morso".

Di diverso avviso il legale della famiglia Cesaroni che ha così commentato: "Oggi è stata sancita una verità. Questa sentenza, anche se non definitiva, è arrivata al termine di un processo vero dove sono state presentate prove certe". Oltre al morso le altre prove che avrebbero inchiodato Brusco sarebbero le tracce di Dna individuate sul corpetto e sul reggiseno che indossava Simonetta il giorno in cui fu uccisa. (5web)

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