Un sequestro record, quello effettuato ieri dalla guardia di finanza del comando provinciale di Roma. Le fiamme gialle, su richiesta della procura di Velletri, hanno apposto i sigilli a ben 168 unità abitative e ulteriori immobili adibiti come ristoranti, bar, piscine e campi da calcio: in totale 25 mila metri cubi di cemento, tutti facenti parte del residence L'Oasi in via delle Rubinie, nei pressi di Campo di Carne.
Le indagini, condotte dai finanzieri di Pomezia, hanno permesso di accertare che le opere sono state edificate in difetto delle autorizzazioni previste, su un terreno di 35 mila metri quadrati destinato a uso agricolo. Il complesso immobiliare sottoposto a sequestro, di un valore di circa 35 milioni di euro, è stato realizzato da una nota società immobiliare che opera ad Ardea, il cui rappresentante legale è stato denunciato per lottizzazione abusiva.
La domanda sorge spontanea: come è possibile che nessuno si sia accorto prima dell'imponente residence che stava per sorgere dal nulla? E' probabile che il Comune non abbia responsabilità diretta, anche se questo caso in particolare dimostra che i controlli avrebbero dovuto essere più capillari. E che sul fronte abusivismo, ad Ardea, c'è ancora molto da fare, non solo sul lungomare.
Adesso chi ha provato a fare il furbo dovrà pagare. Nel frattempo, a subire tutte le conseguenze di questa situazione sono alcune famiglie che abitavano all'interno del complesso da qualche mese, che avranno due settimane di tempo per sgomberare gli immobili.