Ha tre figli di 17, 11 e 7 anni. E' sola, senza un marito e senza soldi e anche lei, come altre mamme che vivono questa situazione, è costretta a pagare la tariffa massima della mensa scolastica. Questa l'ennesima denuncia di una mamma del Municipio V la quale ha richiesto l'esenzione dal pagamento che le spetterebbe per diritto.
«A differenza degli altri anni – ci fa sapere – ho ricevuto i bollettini a casa con la tariffa massima. Ma io non posso pagarli, lavoro saltuariamente e non ho la possibilità di affrontare una spesa del genere. In Municipio non mi rispondono chiaramente e mi hanno invitato a risolvere la questione in maniera poco "idonea". La mia richiesta di esenzione, in pratica, sarebbe valida qualora al padre fosse stata tolta la patria potestà. A una mia amica il Municipio ha più volte consigliato, in merito a questa storia dell'esenzione, di disconoscere i proprio figli».
I bollettini da 80 euro mensili sono già arrivati, in caso di mancato pagamento si arriverà alla Gerit con tanto di sanzioni, interessi e pignoramenti. E le istituzioni restano immobili, non danno risposte. «Sto facendo di tutto per dare un futuro migliore ai miei figli e anche suo padre, nonostante abbia un'altra vita, un'altra famiglia. Va bene controllare chi evade le tasse, chi dichiara il falso ma perchè accanirsi contro chi già si trova ogni giorno di fronte a mille difficoltà?
Ho chiesto l'aiuto a una mia amica avvocato (non posso permettermi altro) per cercare una soluzione legale ma vorrei che qualcuno mi desse delle ri- sposte. Delle rassicurazioni. Non ho intenzione di pagare quei bollettini, mi sembra una truffa, una cosa ingiusta. Dov'è l'aiuto che dicono di darci? Ho anche uno sfratto in corso. Il Municipio cosa fa? La Regione? Il Comune?».