Municipalizzate in crisi nel Comune tiburtino. E cambiamenti in vista per l'Asa Spa. Il motivo: le casse sono in rosso. Troppe spese, un carico per Palazzo San Bernardino in cerca di soluzioni. La situazione della società che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti, è nota da tempo. In primo piano il debito di circa sei milioni di euro che la Spa ha con la Ecoitalia, società che gestisce la discarica della Inviolata. Il rischio concreto per l'Asa è quello di trovare nuovamente i cancelli del sito chiusi.
Non solo. Problemi di liquidità, per mancanza di riscossione crediti, penalizzano gli stipendi dei dipendenti. E per salvare "capra e cavoli" si torna a parlare della privatizzazione della municipalizzata. Due le società che sarebbero già interessate all'acquisto della Spa, anche in vista della realizzazione di un impianto di compostaggio nei terreni dell' Ex Istituto Pio a Tivoli Terme.
Primo passo, come annunciato dal sindaco Sandro Gallotti, l'incontro con la Ernest & Young, società a cui era stata affidata la dismissione del pacchetto azionario in carico al Comune congelata nel mese di marzo dal commissario prefettizio in attesa di conoscere gli indirizzi della nuova Amministrazione comunale.