Scritte naziste e ingiuriose sui muri dell'edificio dell'AssociazioneNazionale Partigiani D'Italia in via degli Scipioni, nel cuoredel rione Prati. Con lo spraybianco, l'altra notte, è statoscritto sulla sede: «Partigianoinfame» e «Hitler», accompagnati da una svastica. «Ungesto vile, il prodotto naturale- si legge in una nota dellasegreteria nazionale dell'Anpi- del pesante clima di neofascismo che si respira in tuttoil Paese.
Clima alimentato anche da frequenti manifestazioni di revisionismo storico, spesso di iniziativa diamministrazioni pubbliche locali, che perseguono lo scopo di cancellare le radici civili dell'Italia: antifascismo e Resistenza». Il sindaco di RomaGianni Alemanno ha dato immediato incarico agli uffici del decoro urbano di rimuovere le scritte ed ha commentato: «Si tratta dell'ennesimo gesto vigliacco diqualche scellerato. Spero vivamente che gli inquirentiriescano ad individuare i responsabili che hanno imbrattato la sede dell'Anpi al quartiere Prati. Simili comportamenti vanno condannati conassoluta fermezza. Roma, città simbolo della lotta di liberazione e dei valori di civiltà,libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo».
Parole di solidarietà nei confronti dell'associazione sono giunteanche dal presidente dellaProvincia di Roma e socio dell'Anpi, Nicola Zingaretti,che ha dichiarato: «Purtroppo siamo costretti ancora unavolta a commentare il gesto vergognoso di un autentico imbecille che con poche parole è riuscito a insultare ilricordo di chi ha combattuto per fare l'Italia democratica arrivando fino al sacrificiodella propria vita».
Ferma condanna del gesto vandalicoanche da parte del vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti e del segretariodel Pd di Roma, Marco Miccoli, i quali hanno espressola vicinanza del partito democratico al fianco dei partigiani e degli antifascisti.Nella nota rilasciata dopo l'accaduto, infine, l'Anpi hainvitato:«tutte le coscienze sensibili e responsabili a vigilare e ad impegnarsi fattivamente nel presidio e nella promozione di quei valoriche, con la lotta di liberazione, hanno consegnato a tutti gli italiani un Paese civile e democratico».