Guidonia, no del Tar al ricorso sull\’impianto rifiuti

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Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal circolo Legambiente di Guidonia eda altre associazioni del territorio, che nel 2008 avevano preso posizione contro lasua realizzazione. Un no piombato come un mattone sui movimenti ambientalistiche il mese scorso hanno pure integrato l'appello conla richiesta di sospensiva dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata a Colari (Consorzio rifiuti Lazio), di trattare nell'impianto 190 mila tonnellate di rifiuti all'anno. Legambiente Lazio, il circolo Legambiente di Guidonia, le associazioni "Amici dell'Inviolata", "Insieme fra la gente" e il Comitato cittadino Marco Simone, tutti uniti contro la realizzazione dell'impianto per il trattamento dei rifiuti urbani all'inviolata perché, "protrarrebbe ancora nel tempo l'utilizzo della discarica che va chiusa", hanno più volte ribadito dalla associazione.

«Da decenni – aveva dichiarato il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati– i cittadini vengono presi in giro con continui allargamenti degli invasi, addirittura tagliando il perimetro del parco per fare posto ai rifiuti. E' ora di dire basta, di chiudere davvero la discarica per questo abbiamo deciso di ricorrere al Tar del Lazio».

Alla battaglia contro l'impianto delle associazioni ambientaliste negli ultimi mesi si è aggiunta quella relativa alla quantità di rifiuti che vi andranno ad essere trattati. Ora poi sullaCittà dell'Aria pende anche il rischio di essere scelta come sito alternativo alla discarica di Malagrotta. E sul fronte quantità dei rifiuti anche il Comune di Guidonia è ricorso al Tar contro il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale che da il via libera a Colari a procedere al trattamento di 190mila tonnellate di spazzatura all'anno.

«Sono dispiaciuto – ha dichiarato il sindaco Eligio Rubeis commentando il pronunciamento del Tribunale amministrativo– che il Tar non abbia voluto accogliere almeno in prima istanza il ricorso degli ambientalisti su una questione che in via generale è la stessa apposta dal Comune di Guidonia, dire no alle 190mila tonnellate da trattarsi nell'impianto di prossima realizzazione all'Inviolata. In tal senso è di ieri la notizia –ha aggiunto il primo cittadino– che il Tar su richiesta dell'avvocato del Comune, abbia aggiornato il pronunciamento sul nostro appello direttamente al merito, fissandolo a strettissimo giro per il prossimo 21 aprile, una eccezione, ritenuta e considerata la durata dei terminiche il Tar riserva ai ricorsifissati nella media a due anni dalla presentazione dell'istanza».

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