Sfruttava poveri e senzatetto costretti a chiedere l'elemosina. Un cittadino romeno 55enne aveva messo in piedi un vero e proprio racket nei confronti di connazionali tenendoli in uno stato di soggezione permanente, attraverso minacce e ripercussioni fisiche. L’uomo, infatti, era riconosciuto nell’ambiente come un vero e proprio boss che posizionava i malcapitati agli incroci semaforici nei quartieri S.Giovanni, Testaccio e Trastevere e li taglieggiava pretendendo una tariffa che oscillava tra i 150 ed i 300 euro settimanali. In caso di rifiuto o ribellione da parte di questi, il 55enne li picchiava selvaggiamente minacciandoli anche di rappresaglie nei confronti dei loro congiunti. Una delle vittime, però, che elemosinava nella centralissima piazza S. Giovanni in Laterano, nel momento in cui ha capito che il suo aguzzino aveva cominciato a taglieggiare anche il figlio di appena 18 anni, ha trovato la forza di ribellarsi denunciando tutto ai carabinieri della Stazione Aventino. D’accordo con le vittime i militari hanno predisposto un servizio di osservazione fotocopiando il denaro che le due vittime avrebbero dovuto consegnare al connazionale. Al momento della consegna del denaro i carabinieri sono intervenuti arrestando il 55enne con l’accusa di estorsione. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di 1000 euro circa in banconote da piccolo taglio e monete, frutto della giornata di “esazioni” che l’uomo aveva riscosso da altri mendicanti. I carabinieri intanto continuano le indagini al fine di accertare eventuali altre vittime che troveranno il coraggio di denunciare il loro aguzzino.