Insulti, lancio di volantini e tensione alle stelle ieri nel corso del consiglio municipale del Centro Storico. A provocare lo scontro all\’interno dell\’aula del Municipio sono state le pesanti contestazioni rivolte ai consiglieri di maggioranza da parte di un manipolo di Militia Christi, furioso per l\’approvazione da parte della maggioranza di centrosinistra di un ordine del giorno che chiede un percorso partecipato sulla proposta di modifica della legge regionale sui consultori. Un atto riparatore, per certi versi, dopo lo scivolone di cui la stessa maggioranza era stata protagonista la scorsa settimana a causa del rifiuto dell\’Udc di votare una mozione contro la cosiddetta pdl Tarzia, ma che ha scatenato le ire dei militanti di destra presenti in aula al grido di «abortisti e assassini». Inevitabile l\’interruzione dei lavori del Consiglio presieduto da Stefano Marin. A finire nel mirino dei "cristianisti" è stata in particolare la consigliere Cristina Elena De Luca che insieme al gruppo dell\’Udc ha preferito non partecipare alla votazione. Dura la reazione della maggioranza, che in una nota ha avvertito che «non si lascerà intimorire dalle minacce» e ha condannato «questi atteggiamenti violenti e intimidatori» che «non possono essere tollerate in un\’aula consiliare che ha il compito, pur nella dura contrapposizione politica, di lavorare per il bene di tutta la cittadinanza». Solidarietà alla De Luca è stata espressa dal capogruppo Udc in consiglio comunale Alessandro Onorato: «E’ assurdo assistere a scene di violenza e atti di aggressioni fisica all’interno di una sede istituzionale. Tutte le forze politiche dovrebbero condannare gravi episodi come quello accaduto oggi invece di cadere in strumentalizzazioni politiche». Di segno opposto l\’intervento dei consiglieri Pdl Stefano Tozzi e Gianluca Carmanna, secondo i quali «i veri responsabili della bagarre scatenatisi in aula sono stati alcuni rappresentati della maggioranza tra cui lo stesso presidente Corsetti i quali più che lavorare per normalizzare la situazione hanno premuto sull\’acceleratore».
«L\’aula del municipio non può diventare come lo stadio Marassi», ha commentato il presidente Marin riferendosi ai tafferugli dei quali quali si sono resi protagonisti martedì scorso gli ultras serbi a Genova.
Due gli esponenti di Militia Christi identificati dalla Polizia Municipale.
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