Lite in metro: donna grave per un pugno

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 Una donna sviene a terra dopo un pugno ricevuto da un giovane tra l\’indifferenza dei passanti che proseguono a camminare. Questa la scena ripresa dalle telecamere a circuito chiuso nei corridoi della metropolitana alla stazione Anagnina. La donna in coma farmacologico dopo un intervento  di 3 ore e mezza al cranio a causa un edema interno da venerdì pomeriggio, giorno dell’aggressione, si è risvegliata ieri. Lei è una romena, infermiera di 32 anni, che stava tornando a casa dopo il lavoro e mai avrebbe pensato di finire al policlinico Casilino per una lite con un ragazzo di 20 anni mentre entrambi si trovavano in fila per fare il biglietto: complice la stanchezza sopraggiunta al termine della giornata, la donna non ha accettato che il ragazzo le passasse avanti e ha iniziato una discussione proseguita lungo il corridoio della stazione e degenerata fino alla violenza. Lui, un piccolo ladruncolo romano residente a Cinecittà e già noto alle forze dell\’ordine, è scattato in un raptus violento e ha colpito la ragazza in faccia con un pugno devastante che l\’ha fatta cadere a terra svenuta. Per un lungo interminabile minuto la donna è rimasta sdraiata sul pavimento da sola, mentre nessuno dei passeggeri della metropolitana si fermava ad assisterla. Solo in un secondo momento alcuni cittadini hanno apportato i primi soccorsi chiamando l\’ambulanza che è arrivata dopo 10 minuti, insieme ai carabinieri della della Stazione di Roma Cinecittà. I militari, in collaborazione con il 6° Reggimento Genio Pionieri sono riusciti a prendere l\’aggressore subito dopo l\’incidente grazie alle testimonianze di alcuni cittadini presenti, confermate dalle immagini riprese dalle telecamere di servizio nella metropolitana.


Elena Amadori

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