Quarantotto ore e sarà tutto ufficiale. Sempre che la decisione non sia stata già presa. A due giorni dalla presentazione del piano sanitario regionale, il ridimensionamento dell\’ospedale Parodi Delfino di Colleferro sembra ormai cosa fatta. La richiesta di incontro da parte del Consiglio comunale è rimasta lettera morta. I quindici giorni di ultimatum dati alla governatrice scadranno domani e la città come promesso è pronta a scendere in piazza per la difesa di un nosocomio diventato l\’unico punto di riferimento in questa area a sud di Roma.
«Sono desolato – ha dichiarato ieri mattina il sindaco Mario Cacciotti – La presidente non ha mantenuto per ora le promesse. La garanzia della sopravvivenza purtroppo non ci basta. La nostra volontà è quella di un potenziamento».
Ferma e decisa la volontà del Partito Democratico che ha annunciato una manifestazione in Regione qualora non venissero rispettati i patti. «Il silenzio della Polverini è la dimostrazione della scarsa serietà e affidabilità del governo della destra – ha detto il deputato e capogruppo del Pd in Consiglio comunale Renzo Carella – Il piano sanitario, così come previsto, non tiene conto di un\’analisi dettagliata della situazione sanitaria ma è frutto soltanto di accordi tutti interni alla maggioranza. Ci opporremo in tutti i modi a questo sopruso politico. Occuperemo la Regione se necessario – aggiunge – Il Parodi Delfino è l\’ospedale del comprensorio più vasto della provincia. Non tenere conto di questo, significa eliminare un servizio prezioso che necessiterebbe altresì di migliorie e attenzioni.»
Rimane per ora alla finestra il sindacato che attende l\’ufficialità delle decisioni prima di intraprendere qualsiasi iniziativa. «Rimaniamo scettici su quanto sta avvenendo – dichiara Fabio Colaiacomo della Cisl – Non riusciamo a capire per quale motivo una Regione guidata dal centrodestra possa penalizzare in tale modo una città governata da un\’Amministrazione del suo stesso colore politico. Confidiamo nelle parole della Presidente Polverini a Colleferro. Qualora non venissero rispettati i patti anche noi come a Subiaco siamo pronti a bloccare l\’autostrada. La proposta in atto – continua il delegato sindacale – è un tentativo di deperimento del Parodi Delfino a favore del Coniugi Bernardini di Palestrina, in ragione di numeri falsati che non tengono conto di un\’analisi completa della situazione sanitaria locale».
Carmine Seta