Ad Anzio esplode il caos. Nelle ultime settimane l’Amministrazione comunale neroniana è stata travolta dal ciclone piano regolatore. Un tema annoso, che ha sempre visto in netta contrapposizione la maggioranza di centrodestra e l’opposizione. Punta dell’iceberg di una lunga catena di costruzioni contestabili l’affaire “Tuodì”, il centro commerciale sorto a Lavinio, nei riguardi del quale i carabinieri hanno avviato un’indagine. La zona nella quale è stato costruito il centro era a servizi in base al piano regolatore, poi è spuntato un condono e infine sono scaduti i vincoli urbanistici. Una vicenda complessa che meriterebbe un’analisi più approfondita e che fa seguito anche alla rivisitazione delle altezze di Villa Adriana (dove i lavori potranno riprendere) e alle polemiche sul quartiere Bambinopoli. L’opposizione di centrosinistra ha ripreso vigore anche in virtù del parziale dietrofront operato dal senatore Candido De Angelis sul piano regolatore, da lui approvato quando era sindaco di Anzio. Il Partito democratico oggi ha allestito una conferenza stampa nella quale si svilupperà in modo più approfondito il tema dell’urbanistica. In ogni caso alcuni esponenti del Pd hanno già anticipato la loro linea, ribadendo la loro ferma opposizione ad un piano regolatore che nel corso degli anni ha devastato il territorio neroniano. «Il Centrosinistra venne tacciato di essere freno allo sviluppo della città e il sottoscritto, per aver espresso diverse riserve venne appellato dall’estensore del Piano (l\’architetto Cervellati, ndc) come un terrorista e un creatore di leggende metropolitane», dice sdegnato il consigliere comunale e assessore alla Provincia Aurelio Lo Fazio. «Sono contento che l’ex sindaco di Anzio sia arrivato alla conclusione che io e altri esponenti del Pd abbiamo elaborato già da tempo», ha dichiarato il consigliere Giovanni De Micheli. «C’è voluto tempo, ma alla fine anche De Angelis ha compreso che lo strumento così come è ora è imperfetto. Servirebbe ben altro per il pieno rilancio turistico di Anzio».
Marcello Bartoli