Rocca di Papa: la Giunta Polverini elimina dal bilancio i fondi per la delocalizzazione delle antenne di Monte Cavo ed è polemica

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 Il Comune di Rocca di Papa ha sottolineato in una nota come abbia sollecitato, più volte e senza esito, il Ministero e la Regione Lazio affinché venga dato seguito al verbale, esito dell’incontro dello scorso 21 dicembre 2009, in cui veniva disposta la delocalizzazione degli impianti di emittenza radiofonica dalla vetta di Monte Cavo. «L’impegno fermo e costante dell’amministrazione – si legge – è iniziato nel 2006, primo anno di legislatura dell’attuale Giunta, quando il sindaco Boccia avanzò al governo Prodi preoccupazioni in merito alla futura digitalizzazione degli impianti, che ha portato, come si temeva, ad un cambio di tecnologia sui tralicci siti a Monte Cavo. Ricordiamo che tale sito era stato individuato dalla Regione Lazio come non idoneo alle trasmissioni. In questa occasione, alla presenza del sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia, di Francesco Troisi, direttore del dipartimento per le comunicazioni del ministero dello sviluppo economico, della dottoressa Bonaccorsi, in rappresentanza della Regione Lazio, su sollecitazione dell’avvocato Stefano Selli, coordinatore generale del vice ministro Paolo Romani con delega alle comunicazioni, si è prevista la delocalizzazione delle antenne radio nei due siti alternativi: Monte Gennaro, già parzialmente allestito, e Colle Sterparo. Le antenne radio – continua la nota – in base ai rilevamenti effettuati sulle onde elettromagnetiche, sarebbero quelle a maggior impatto sull’inquinamento atmosferico. Lo spostamento di tali emittenti, comunque, rimane subordinato all’allestimento dei siti alternativi con opere di urbanizzazione primaria per le quali la Regione Lazio, prima dell’insediamento della nuova Giunta, aveva stanziato più di 2 milioni euro». «Oggi – sottolinea l’Amministrazione – questa è la notizia grave, questi fondi sono stati eliminati dal bilancio regionale e neanche sono stati trasferiti agli anni successivi. Ora il Ministero dello sviluppo economico, dipartimento per le comunicazioni, punta il dito sulla Regione che deve allestire i siti per la delocalizzazione, ma senza fondi sarà impossibile. Ciò che lascia interdetti è la apparente mancanza di dialogo tra Ministero e Regione su un tema di rilievo per la salute dei cittadini di Rocca di Papa, ma che evidentemente nasconde interessi più alti».

«Ricordiamo anche – continua la nota – che il comitato di quartiere Campi D’Annibale, sempre attivo nella guerra alle antenne, ha convocato lo scorso 10 ottobre 2009 tutti i gruppi politici di Rocca di Papa e gli altri comitati di quartiere insieme all’Amministrazione comunale. Durante l’incontro i partecipanti hanno assunto l’impegno di riunirsi periodicamente per monitorare le varie iniziative che l’ente locale, la Provincia, la Regione Lazio ed il Governo intraprendono per lo spostamento delle antenne da Rocca di Papa. La sottoscrizione dell’impegno è avvenuta da parte di tutti i capi gruppo tranne uno, quello di “Forza Italia” Pdl e il fatto – aggiungono dall’Amministrazione – è indicativo»

«Lancio un allarme ai politici regionali del territorio affinché – afferma il sindaco Pasquale Boccia – questo scottante tema venga riaffrontato con urgenza. Conto sull’appoggio dei sindaci dei Castelli Romani invitandoli, qualora sia necessario, ad una grande mobilitazione».

«E’ davvero sconcertante – aggiunge il consigliere regionale Carlo Umberto Ponzo – che anni di duro e certosino lavoro per la delocalizzazione degli impianti di trasmissione radio televisiva su Monte Cavo, concertato con la precedente minoranza, siano stati cancellati con estrema leggerezza. Ancora una volta il centrodestra dimostra chiaramente di essere a favore dei potenti a differenza di ciò che aveva richiesto il Ministero. L’atteggiamento è di chi si fa forte con i deboli ed è debole con i forti».

 

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