Un\’abitazione svaligiata. Fin qui tutto normale o quasi, specie durante il periodo estivo, quando le pagine di cronaca si riempiono di rapine in villa o negli appartamenti privati, magari lasciati incustoditi. Stavolta, però, lascia basiti la violenza con cui l\’autore del furto, G.M., rumeno di 25 anni, si è scagliato contro l\’anziana residente nella casa. E\’ accaduto nella notte tra l\’8 e i 9 luglio ad Anzio, località Falasche, dove il delinquente, aiutato da un complice, ha sorpreso la donna nel sonno nel suo letto e, probabilmente per evitare che reagisse, l\’ha prima minacciata armato di coltello e poi l\’ha aggredita con brutalità inaudita, colpendola ripetutamente al viso fino a farle perdere i sensi. «Un modus operandi che lascia interdetti», ha dichiarato il dirigente del commissariato di polizia Antongiulio Cassandra. «Di solito i ladri agiscono approfittando del sonno degli occupanti o nei momenti in cui sono assenti, comunque evitando l\’uso della violenza, invece in questo caso si sono diretti subito verso la signora, che tra l\’altro non avrebbe potuto opporre resistenza, preoccupandosi solo successivamente di sottrarre la merce dall\’appartamento». La donna 70enne, ripresasi dopo circa due ore dall’aggressione, ha chiesto aiuto ad un vicino di casa ed è stata condotta in ospedale, dove ancora in stato di choc è riuscita a fornire agli investigatori del commissariato Anzio Nettuno utili dettagli che hanno permesso di identificare uno degli aggressori, beccato alla stazione Tiburtina mentre si apprestava a prendere un autobus diretto in Romania. Dagli accertamenti effettuati dagli agenti è emerso che G.M., privo di precedenti penali in Italia, ha già scontato dei periodi di detenzione in Romania per reati simili. Proprio durante uno di questi periodi di detenzione, inoltre, avrebbe conosciuto il complice dell’efferato delitto commesso ai danni dell’anziana signora di Anzio. «Al momento il complice è ricercato», chiarisce Cassandra. «Non si trova più nel suo appartamento, ma non credo che farà molta strada». Al termine degli accertamenti G.M. è stato condotto presso il carcere di Velletri con l\’accusa di rapina aggravata. La signora, il 10 luglio scorso, è stata nuovamente ricoverata in prognosi riservata presso l’ospedale "Riuniti" di Anzio per emorragia cerebrale determinata dalle gravi percosse subite dai due romeni.