Ancora caos ad Ardea. Lo scorso 15 giugno, mentre in Consiglio comunale emergevano nuove spaccature all’interno della maggioranza, l’amministrazione rutula è stata scossa dall’irruzione dei Carabinieri del Nas presso l’ufficio tecnico e nelle abitazioni private di alcuni politici. Sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine sarebbero finite alcune presunte irregolarità commesse all’interno del cimitero comunale di via Strampelli. Sotto indagine, con avviso di garanzia mandato dalla Procura di Velletri, ci sono i nomi del consigliere comunale del Pdl Luca Di Fiori e l’assessore con delega alle politiche ambientali e cimiteriali Nicola Petricca. Il cimitero di via Strampelli sembra non conoscere pace, visto che già in passato era stato al centro di alcuni casi giudiziari. Questa volta le indagini riguardano una presunta turbativa d’asta, tesa a favorire una ditta per un appalto relativo ad alcuni lavori interni al cimitero. Un altro ramo dell’inchiesta sta cercando di fare luce su alcune presunte cessioni di loculi, episodi che risalgono ad oltre un anno fa. Proprio la tempistica di questi fatti ha rasserenato l’assessore Petricca, che in quel periodo non aveva ancora ottenuto la delega dal sindaco Eufemi. “Sono sicuro che la magistratura farà il suo corso- ci ha riferito Petricca-. Da parte mia posso solo limitarmi a confermare l’indagine in corso, ma non posso non ribadire con fermezza che all’epoca dei fatti contestati non avevo ancora preso in carica la delega alle politiche ambientali. Quando ho assunto la carica non ho mai notato nulla di strano, anche perché essendo il responsabile avrei avuto il sentore in caso di episodi controversi. Rimango fiducioso in attesa delle indagini.” Queste le parole di Nicola Petricca, che ha mostrato serenità, anche se ancora una volta la giunta di Ardea viene travolta da un indagine scottante. Non va dimenticato che l’amministrazione sta ancora scontando l’inchiesta sull’appalto dei trasporti locali, nella quale sono coinvolti diversi esponenti politici del territorio.
Marcello Bartoli