Rapita e segregata in un casolare di campagna dove veniva ripetutamente violentata per costringerla alla prostituzione. Vittima delle violenze una cittadina romena di 21 anni liberata ieri dai carabinieri grazie alla segnalazione di alcuni suoi connazionali.
Il suo aguzzino, T.S., 36enne, anche lui romeno, è accusato ora di sequestro di persona e violenza sessuale.
La donna, in Italia da circa un mese, secondo quanto ha raccontato ai Carabinieri, sarebbe stata rapita dal connazionale lo scorso venerdì nei pressi di una fermata dell’autobus nel comune di Colonna e condotta contro la propria volontà in un casolare abbandonato, in pessime condizioni igienico sanitarie, nei pressi della stazione di Zagarolo. Qui l’uomo ne ha più volte abusato sessualmente per tre giorni costringendola ad avere rapporti anche con alcuni suoi amici, per avviarla alla prostituzione. Una segnalazione anonima giunta al 112 ha permesso ai Carabinieri di liberare dall’incubo la ragazza e di fermare il suo aguzzino dopo un vano tentativo di fuga.
La donna era rinchiusa a chiave in una stanza buia senza servizi. Le situazioni precarie di salute riscontrate dagli inquirenti hanno reso immediato il ricovero all’ospedale di Palestrina per i dovuti accertamenti. Il romeno è stato associato al carcere di Rebibbia dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.