Pizzicato un altro imprenditore “furbetto”. Nella rete della Guardia di Finanza di Fiumicino c’è finito un noto ristoratore del comune tirrenico, che aveva sottratto alle casse del fisco un’iva per 300mila euro circa e una base imponibile da recuperare a tassazione, del valore di 4 milioni di euro. Dopo lunghe indagini, i militari di viale Traiano hanno sottoposto a controllo fiscale il frequentatissimo ristorante di Fiumicino, situato a pochi passi dall’area portuale della città. Il titolare dell’attività commerciale in particolare, in seguito agli accertamenti, si è rivelato un mero prestanome, ignaro in realtà delle vicende legate alla gestione dell’impresa. Attraverso le fasi della ricostruzione della situazione patrimoniale e finanziaria della ditta, mediante una specifica attività informativa, i finanzieri sono riusciti a delineare la vera dimensione della capacità contributiva dell’impresa commerciale di Fiumicino. L’attività di verifica fiscale, ha permesso ai finanzieri di individuare le ingenti somme sottratte al fisco fin dall’anno 2005: si trattava, nel dettaglio, di ricavi sottratti all’imposizione fiscale per oltre 3 milioni di euro, costi indeducibili per 800mila euro, iva dovuta o non versata per complessivi 300mila euro ed irap dovuta per 100mila euro. Sono state inoltre accertate ritenute fiscali, anche relative al personale dipendente, non operate o e non versate per circa 10mila euro. L’indagine ha permesso poi di individuare il gestore “reale” dell’impresa commerciale, che disponeva di numerosi conti correnti bancari che hanno evidenziato cospicue movimentazioni di denaro, considerate dai finanzieri ricavi in nero derivanti dal noto ristorante.
Valeria Costantini