Polverini contestata dal Pdl del frusinate

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 E’ la rivolta dei vinti, quelli usciti però sconfitti dalle nomine della Giunta. I centomila voti e rotti ottenuti dal Pdl del frusinate alle regionali hanno lasciato a bocca asciutta gli eletti locali.

Ieri mattina in Regione è scoppiata la protesta degli amministratori locali che sarebbero (tutti) pronti a dimettersi, a partire dal Presidente della Provincia Iannarilli, alla guida di un corteo composto da sindaci e assessori provinciali. La Polverini aveva promesso in campagna elettorale che ci sarebbe stato almeno un rappresentante per ogni provincia del Lazio nella sua squadra, ma nella lista presentata non ce n\’è neanche uno proveniente dalla Ciociaria. I vertici locali del Pdl hanno interpretato la decisione come un affronto anche se provengono da Frosinone il probabile presidente del Consiglio regionale e il probabile capogruppo Pdl. Erano in dieci e portavano un manifesto mortuario con impressa a chiare lettere tutta la rabbia verso la decisione della Polverini. «Oggi è venuto a mancare dopo una lunga e mortificante agonia la Provincia di Frosinone – recita il manifesto –. Ne dà il triste annuncio il neo presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Il presidente provinciale Iannarilli, gli amministratori, gli elettori tutti, si stringono con cordoglio attorno ad essa. Si dispensa dal portare altri voti».

Una protesta lampo, sotto l’occhio vigile della polizia, durata appena mezzora. Giusto il tempo di ricevere il rifiuto della convocazione da parte della maggioranza. Poi via, il ritorno in Ciociaria, sotto il primo sole cocente di questo inizio primavera che si annuncia già politicamente torrido.


                                                                                                            Carmine Seta


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