Ardea, la \’Paolo Cecconi\’ annuncia la mobilità per 50 dipendenti

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 La ditta Cecconi di Ardea ha comunicato, venerdì scorso, di aver avviato la procedura di mobilità per 50 dipendenti. Un fulmine a ciel sereno per i lavoratori della storica ditta alimentare del litorale laziale, operante sul territorio dall\’inizio degli anni \’70, perchè nulla faceva presagire una decisione simile da parte dei vertici dell\’azienda, in salute nonostante la crisi economica (il fatturato 2009 si attesta sui 10 milioni di euro) e non esposta a livello economico-finanziario con le banche. Lunedì la Flai Cgil di Roma e Lazio è intervenuta per capire le motivazioni che hanno portato la ditta a procedere in questo modo. Nonostante le richieste di chiarimento, i proprietari si sono limitati a sostenere la tesi già riportata nella lettera di apertura della procedura di mobilità, che equivale a un vero e proprio licenziamento. Nessuna possibilità di soluzione all’orizzonte, nessuna spiegazione della vicenda, così la Flai Cgil di Roma e Lazio ha deciso, insieme ai lavoratori, di indire uno sciopero di 8 ore, in attesa di un tavolo di confronto con la proprietà volto a chiarire i motivi del provvedimento. «Non capiamo il perchè di questa inspiegabile decisione – dichiara Luca Battistini, segretario generale della Flai Cgil di Roma e del Lazio – siamo al limite della legge. Non vorremmo che dietro la causa della crisi si nascondesse invece un disegno di tipo diverso. Non comprendiamo come mai viene chiusa la produzione ma il negozio resta aperto? Chi continuerà a produrre i salumi con questo marchio? E dove? Forse vogliono chiudere perché su quell’area di un ettaro e mezzo c’è l’idea di realizzare un’altra ennesima speculazione edilizia? Respingiamo l’idea che produzione e marchio vengano affidati a terzi, che magari utilizzano anche lavoratori in nero.  Noi non siamo disposti a cedere. Vogliamo un incontro con la proprietà per cercare insieme soluzioni diverse che fermino i licenziamenti».

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