Criminalità, i tentacoli dei Casamonica fino a Anzio e Pomezia

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 Operavano anche ad Anzio e Pomezia, le società poste sotto sequestro anticipato ieri, dopo indagini patrimoniali svolte dalla divisione anticrimine della questura di Roma, guidata dal dirigente Rosario Vitarelli. L’operazione ha portato alla scoperta di una rete di società, soprattutto cooperative, che cambiavano la ragione sociale in base agli appalti che intendevano accaparrarsi, ma che facevano capo ad otto esponenti della malavita della capitale, tra cui tre membri del clan Casamonica probabilmente in contatto con i Casalesi. Sequestrati 10 milioni di euro in beni mobili e immobili e quote di 34 società che avevano un volume di affari annuale che si aggirava sui 40 milioni di euro. A finire sotto sequestro anche un appartamento a Pomezia, tra gli altri 8 sparsi tra Roma, Ladispoli e Reggio Calabria, 15 attività aziendali e 17 automobili. I membri dell’organizzazione erano tutti riconducibili al clan Casamonica. R., capofamiglia 53 anni, coinvolto in 22 procedimenti penali; le sue tre figlie, tutte pluripregiudicate: A.,  36 anni, C. 38 anni e S., 33 anni. Coinvolti anche la moglie, A. S., di 54 anni, coinvolta in 10 procedimenti per reati contro il patrimonio, e due generi: F.A., marito di C., con precedenti per usura, estorsione e spaccio di stupefacenti, esattamente come D.C. convivente di S. La mente finanziaria del gruppo era P.D.A., 46 anni, di Roma, ex ispettore del lavoro. Anche lui aveva diversi procedimenti penali in corso ed era stato rinviato a giudizio nel 2009 per associazione a delinquere di stampo mafioso, in concorso con membri della ‘ndrangheta. L’operazione, chiamata dagli agenti dell’aticrimine “Crime Contact”, era partita da alcuni accertamenti patrimoniali. Tutte le persone coinvolte nell’inchiesta si erano dichiarate nullatenenti, mentre il giro di affari fatto di attività di consulenze, forniture e gestione per i supermercati, servizi di pulizia e raccolta e smaltimento dei rifiuti, fruttavano diversi milioni di euro all’anno. Le società avevano sede sulla via Nomentana, a Fonte Nuova, dove la polizia ha posto i sigilli.

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