“Baby gang a Ostia ce e ce sarà sempre”. Questo lo slogan del video diffuso su You Tube, che fa riemergere un fenomeno ormai noto sul litorale romano. Italiano approssimativo già dal titolo, un manipolo di ragazzini che si atteggiano a duri, ma il filmato non è passato inosservato allo sguardo della Polizia di Ostia, impegnata da tempo sul caso “baby gang”. A dimostrarlo le cinque denunce per altrettanti bulletti, tutti minorenni romeni, fermati con un arsenale impressionante e intenti ancora da accertare, ma sicuramente poco nobili. Il primo episodio domenica sera, vicino al parco di via Pietro Rosa, dove gli agenti agli ordini del dirigente Antonio Franco hanno sorpreso due giovanissimi in possesso di una catena in ferro, una pistola ad aria compressa, due coltelli a serramanico ed alcune bombolette spray urticanti al peperoncino; entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Si divertivano col tiro al bersaglio sui passanti, sparando da un balcone di via Tancredi Chiaraluce, invece, i tre romeni minorenni individuati sempre dai poliziotti del Commissariato Lido, dopo diverse chiamate effettuate intorno al primo pomeriggio di lunedì da cittadini terrorizzati. La banda aveva con sé tre pistole scacciacani, caricate a gas con pallini in plastica. Solo per puro caso nessuno è stato colpito dai proiettili che, a distanza ravvicinata, possono provocare serie ferite. Gli investigatori di via Zerbi stanno ora accertando un possibile collegamento sia tra i due gruppi di minori, tutti studenti nelle scuole di Ostia, sia con il video diffuso su internet, che conta già oltre 300 visualizzazioni.
Valeria Costantini