Continuano le ricerche, da parte dei carabinieri di Anzio, insieme alle unità cinofile e subacquee, della testa di Hoshiar Singh, l\’indiano 47enne trovato decapitato, sabato scorso, su una spiaggia di Tor San Lorenzo, nei pressi di Colle Romito. A dare l\’allarme era stato un passante, uscito di prima mattina da casa per una corsetta rigenerante, rimasto inorridito dalla scoperta: un uomo seminudo, con indosso solo un paio di jeans, pieno di tatuaggi sul torace e sulle braccia, riverso senza vita e soprattutto senza testa sopra un pattino. I carabinieri di Anzio, agli ordini del maggiore Emanuele Gaeta, insieme al personale del nucleo investigativo di Frascati e di quelli della sezione rilievi del nucleo investigativo di Roma, in poco tempo erano riusciti a risalire all\’identità della vittima e al suo presunto assassino: Gurjant Singh, 38 anni, anche lui di nazionalità indiana. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, avrebbe decapitato il suo connazionale con un’ascia, poi ritrovata in una baracca, dopo avergli inferto colpi violentissimi prima sul torace e poi sul collo. A far scatenare il raptus omicida sarebbe stata una lite, causata da futili motivi, all’interno del casotto dove vivevano. Poi l’omicida avrebbe trascinato il corpo fuori dall\’abitazione, con l’obiettivo di disfarsene. Il maggiore Emanuele Gaeta ha spiegato che le indagini sono a buon punto. Le prove convergono tutte su Gurjant Singh, anche se l\’uomo non ha ancora ammesso la propria responsabilità, e non ha fornito quindi dettagli utili al ritrovamento della testa della vittima. Gli ultimi dubbi potrebbero essere dissipati dal test del dna, effettuato sulle tracce di sangue presenti all\’interno della baracca e rinvenute sul corpo del presunto omicida.