Nessuna smentita ieri dal Comune di Roma sul caso dei nuovi appalti ai trasporti. E intanto ieri un nuovo elemento ha portato i lavoratori e la RSU a intervenire con una nota stampa.
La nuova polemica si è scatenata dopo un articolo uscito ieri sul Corriere della Sera dove si legge una dichiarazione di Trenitalia che attribuirebbe ad Alstom i disagi dei pendolari. “La tratta e i relativi nodi hanno fatto fronte a una massa di treni enorme (oltre 100 corse al giorno) che hanno messo in evidenza problemi non riscontrabili con i test. – si legge nell’articolo pubblicato dal Corriere – Poi è arrivato il maltempo. E l’aver fatto comunque viaggiare i treni in condizioni estreme ha generato una una serie di inconvenienti tecnici e lunghe manutenzioni. Ma al di là del rodaggio e del maltempo, Ferrovie punta il dito su Alstom. La maggior parte dei ritardi sono ascrivibili ad avarie di apparati tecnologici forniti da Alstom. Questo mentre i sistemi di altri fornitori (come Ansaldo) hanno funzionato regolarmente. I problemi legati a tecnologie insoddisfacenti sono noti da tempo. Per questo Fs ha anche sospeso Alstom dall’albo delle ditte fornitrici qualificate. Sotto accusa le avarie ai sistemi di gestione: al sistema di controllo del traffico centralizzato di Bologna, poi a quelli che presidiano le stazioni di Bologna e Firenze, quindi ai circuiti di blocco della stessa linea dove, per un problema di dialogo tra i software di terra e di bordo, i treni vengono frenati anche quando sono gli unici a occupare i binari. Risultato: Dal 13 dicembre – è il bilancio di Ferrovie – si è registrato un aumento del 40% delle avarie relative al segnalamento terra/ treno Etcs fornito da Alstom. Problemi che hanno inciso mediamente sulla puntualità di ben un treno su sette”. Oltre il danno dunque anche la beffa. “I fatti che stanno emergendo in queste ore relativi all’accordo stipulato dal Comune di Roma e la Ansaldo/Breda per l’affidamento delle manutenzioni della metropolitana linea B di Roma, rimettono fortemente in discussione i risultati raggiunti dai lavoratori Alstom dopo tre anni di dura vertenza sindacale – si legge in una nota congiunta della RSU Alstom – la irresponsabilità politica e l’incapacità a dire la verità fanno pensare che dietro le disponibilità annunciate a piena voce vi siano interessi che non possono e non devono emergere. I lavoratori Alstom sono stanchi e credono che sia arrivato il tempo che la politica esca finalmente dall’inconsistenza attuale. Non è ammissibile dichiarare di non sapere o di non sapere abbastanza quando è evidente a tutti quello che sta accadendo, esistono due tavoli uno alla luce del sole,l’altro nascosto nell’ombra. Se per far uscire allo scoperto le reali intenzioni di tutte le parti in causa dovranno promuovere atti ed azioni eclatanti lo faranno, se invece quello che diciamo sono solo impressioni derivanti da notizie non vere o non complete chiediamo che immediatamente venga riconvocato il tavolo e che si ricominci la discussione esattamente da dove era terminata:l’impegno sottoscritto a fine 2009 al Ministero dello Sviluppo Economico, da tutte le parti e quindi Alstom, Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Colleferro alla costituzione del polo manutentivo ferroviario del Lazio”.