Una forma di protesta per le classi troppo fredde. E\’ quella che hanno organizzato i ragazzi dell\’istituto "Novelli" di Velletri che raggruppa gli indirizzi Agrario, Geometri e Arte e che nel medesimo edificio ospita anche una sede distaccata del linguistico "Mancinelli". Il "caso" è nato mercoledì quando a metà mattinata i ragazzi hanno deciso di abbandonare le aule e uscire nel piazzale antistante l\’istituto. Ieri è andata addirittura peggio, con gli studenti che non sono nemmeno entrati in classe e hanno atteso le 12 circa davanti alla scuola prima di rincasare. «Faceva troppo freddo e questa situazione va avanti già da qualche giorno» sottolinea Daniele, uno dei sei rappresentanti d\’istituto del "Novelli". «Il problema è che la scuola ha aule molto spaziose, di 50 metri quadrati circa, e nelle stesse è presente un solo termosifone. Anche se non avesse nessun tipo di problema, non sarebbe sufficiente a riscaldare un ambiente così grande se poi si pensa che alcuni di questi non "lavorano" a pieno ritmo allora si capisce come mai le aule siano fredde». Così è scattata la forma di protesta. «Abbiamo verificato che la temperatura nelle aule era di circa 12 gradi, ben al di sotto dei 18 previsti per legge. Ci hanno comunicato che l\’ente che gestisce questo servizio, la Provincia di Roma, accende i termosifoni dalle 3 alle 15, ma posso assicurare – dice Daniele – che quando noi entriamo in classe la mattina i termosifoni sono tiepidi e quindi presumibilmente accesi da poco, mentre sicuramente dopo le 12,30 vengono spenti e qui c\’è gente che torna anche il pomeriggio a fare dei corsi di recupero o altro genere di attività». I circa seicento alunni del "Novelli" e della sede distaccata del "Mancinelli" probabilmente continueranno a protestare. «Se la situazione non cambierà anche domani (oggi, ndr) rimarremo fuori dalle classi e se nemmeno questo servirà a nulla una delegazione della scuola si recherà davanti alla Provincia per sottolineare le nostre difficoltà».
Cinque