Dopo alcune ore di incertezza e proteste è cominciato ieri mattina, e andrà avanti nei prossimi giorni, il trasferimento delle circa 120 le persone dal campo nomadi di via di Salone alle strutture della Croce Rossa a Castelnuovo di Porto dove attenderanno di sapere se la loro richiesta di asilo politico verrà accettata. Una sessantina i residenti del campo nomadi che sono stati già trasferiti nel corso di ieri mattina partiti con le loro auto e su tre pullman della Croce Rossa. A coordinare le operazioni il Prefetto di Roma e commissario straordinario per l\’emergenza nomadi Giuseppe Pecoraro, che si è trattenuto oltre due ore a colloquio con i responsabili del campo, inizialmente contrari allo spostamento. "Dobbiamo verificare se le persone che trasferiamo nelle strutture della Cri hanno i requisiti per poter stare nei campi – ha spiegato Pecoraro – il regolamento firmato nel febbraio dello scorso anno parla chiaro: hanno diritto a stare nei campi quei nuclei familiari che hanno titolo per rimanere". Le procedure di verifica dello status giuridico delle persone trasferite da via di Salone, ha annunciato il Prefetto, "dovrebbero durare tra 20 giorni ed un mese". Una sistemazione temporanea sarebbe quindi, come già annunciato quella nel centro C.A. R. A di Castelnuovo. “Mi auguro che sia possibile una volta chiarita la loro posizione giuriduca – ha precisato Pecoraro – farli tornare nelle loro abitazioni". I moduli abitativi occupati dai nomadi trasferirti dal campo rimarranno comunque inutilizzati fino a che non verranno portati a termine i necessari accertamenti . Proprio per la paura di perdere le case loro assegnate, ieri mattina i nomadi destinati al trasferimento hanno messo su una vivace protesta rifiutandosi di partire. “Per rassicurare i residenti della zona – ha rassicurato il Prefetto – sarà rafforzata la vigilanza attorno al centro della Cri, sanno bene però che qualsiasi violazione della legge comprometterebbe automaticamente l\’approvazione della loro richiesta di asilo". Per oggi è quindi previsto l\’arrivo nel campo di via di Salone di un gruppo di rom che attualmente risiedono al Casilino 900 che avranno a loro disposizione 40 nuovi moduli abitativi. Intanto tra i sindaci dei comuni dell’area, si è levato nei giorni scorsi un coro di no al trasferimento dei nomadi presso il centro del C.A.R.A ., da Capena, Riano e Morlupo temono problemi di ordine pubblico. Il primo cittadino di Catelnuovo di Porto Fabio Stefoni ha addirittura minacciato le proprie dimissioni. Contrari al trasferimento dei nomadi in zona anche gli esponenti delle forze di opposizione eretina.
Adriana Aniballi