Sono scattate le manette per il 59enne di Velletri che giovedì pomeriggio si trovava assieme a F.B., 55 anni di Velletri, morto a causa di un colpo di fucile durante una battuta di caccia al cinghiale. Secondo la ricostruzione, su cui stanno lavorando i Carabinieri della Compagnia di Frascati guidati dal capitano Iacoviello, sarebbe partito dal fucile a pallettoni del 59enne, carpentiere nella vita di tutti i giorni, il proiettile che ha colpito nella parte bassa della schiena la vittima. Probabilmente l\’uomo aveva scambiato l\’amico, coperto da alcuni rovi, per un cinghiale. Per questo motivo il 59enne è accusato di omicidio colposo e anche di omissione di soccorso, visto che si è allontanato, con l\’arma, dal luogo della tragedia prima di essere bloccato dai Carabinieri. Tra l\’altro l\’improvvisato cacciatore aveva denunciato regolarmente l\’arma, ma non aveva il porto d\’armi nè tantomeno la licenza per cacciare, che invece la vittima aveva. I Carabinieri hanno inoltre identificato una terza persona sicuramente presente sul luogo della tragedia. Si tratta di un 46enne di Velletri, anche lui sprovvisto di licenza di caccia, che è stato denunciato per omissione di soccorso e per caccia di frodo, mentre i militari stanno valutando la posizione di un quarto uomo che forse partecipava alla battuta di caccia ma che probabilmente non era presente sul luogo della tragedia. La vittima, titolare di una piccola impresa edile a Velletri e anche per questo motivo molto conosciuto nel suo paese, lascia quattro figli. La telefonata per avvertire i Carabinieri, giunti immediatamente sul posto, è stata effettuata da una delle residenti di quella zona che aveva sentito alcune voci concitate dopo gli spari. Tra l\’altro il luogo dove i cacciatori erano andati a caccia di cinghiali è zona protetta e dunque è vietato fare quel tipo di attività anche se i residenti assicurano che quella di giovedì scorso non era certamente la prima battuta di caccia in quella boscaglia.
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