Minori usati come corrieri della droga. Costretti a nascondere lo stupefacente in bocca o nelle parti intime. Ci sono voluti cinque mesi di indagini, controlli, pedinamenti, intercettazioni telefoniche, alla fine i finanzieri del Comando provinciale di Roma sono riusciti a porre fine all’attività di spaccio messa in atto da una vera e propria organizzazione criminale tra Tivoli, Roma e Castel Madama. All\’alba di ieri, con l\’ausilio di unità cinofile e di un elicottero, è scattato il blitz che ha portato alla esecuzione di 6 ordinanze restrittive della libertà personale, dodici perquisizioni ed al sequestro di stupefacenti. L’attività delle Fiamme Gialle sotto la direzione della Procura della Repubblica di Tivoli, ha visto l’utilizzo di sofisticati mezzi tecnologici per monitorare i movimenti di clienti e spacciatori. L’indagine è cominciata con un primo arresto, effettuato a Tivoli lo scorso mese di marzo. Nella città tiburtina un giovane spacciatore con precedenti per droga, aveva allestito una vera e propria centrale dello spaccio all\’interno della propria abitazione. Immediatamente sono scattati gli accertamenti, in particolare, con l’aiuto di intercettazioni telefoniche, radiolocalizzatori gps e attività tecniche di videosorveglianza, seguendo le mosse e gli spostamenti di diversi consumatori di stupefacenti, nella maggior parte dei casi cocaina, le Fiamme Gialle hanno individuato un\’organizzazione composta da pluripregiudicati che oltre alle piazze di Tivoli e Castel Madama, riforniva di stupefacenti anche le aree della Capitale a ridosso della “Tiburtina" e della "Prenestina" dove risiedevano alcuni “affezionati" e giovanissimi clienti. Al vertice del sodalizio criminale è stato individuato O.A., 63 anni pluripregiudicato di origine egiziana già arrestato per traffico internazionale di cocaina. Gli altri a finire in manette sono, P.G. 33 anni, V.F., 55 anni, G.R. detto "ombra" 36 anni di Tivoli e S.M. detto "Lillo" di 57 anni, S.M. detto "Fonzie" di 46 anni, i fratelli R.D. e R.R., rispettivamente di 32 e 30 anni tutti di Castel Madama e pluripregiudicati con gravi precedenti per droga, ricettazione, estorsione, omicidio, associazione per delinquere e armi. Da subito è emersa l\’ulteriore pericolosità dell\’attività di spaccio perpetrata, tra l\’altro, nei pressi di istituti scolastici superiori per quanto concerne soprattutto hashish e marijuana. Ingegnose le modalità di trasporto dello stupefacente. Fattore comune era la minore età degli improvvisati corrieri. I maschi nascondevano la droga in bocca mentre le ragazze nelle cavità vaginali. L\’attività investigativa condotta ha consentito di effettuare 10 arresti, di cui 4 in flagranza di reato e di denunciare 18 persone all\’Autorità giudiziaria per traffico di stupefacenti, il sequestro di 2 kg di droga, prevalentemente cocaina ma anche hashish e 500 piante di marijuana. Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato 200.000 euro all\’organizzazione.
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