Diventa sempre più duro il braccio di ferro tra il Comune di Tivoli e la Rfi, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, per la vicenda dell’elettrodotto. Il Sindaco Giuseppe Baisi ha infatti diffidato Rete Ferroviaria Italiana a continuare i lavori di adeguamento dell’elettrodotto Roma Prenestina-Sagittario nel tratto Salone Castel Madama, ripresi ieri l’altro dalla stessa azienda violando a quanto pare gli accordi presi con lo stesso Comune.
Il provvedimento con decorrenza immediata è stato adottato dal primo cittadino poiché i lavori sono stati ripresi “in assenza degli interventi tesi al superamento delle criticità nelle zone abitate, a suo tempo individuate, e in mancanza del parere dell’Arpa Lazio di valutazione delle emissioni elettromagnetiche dell’elettrodotto”, così come del resto è stato ribadito e sottoscritto tra le parti nel verbale della riunione del 3 dicembre 2008.
Il Comando della Polizia Locale, hanno fatto sapere da Palazzo San Bernardino, è stato incaricato di controllare l’ottemperanza della diffida.
“Ribadiamo la nostra volontà di continuare ad affrontare questa vicenda con determinazione e fermezza – ha commentato il Sindaco – per garantire il diritto alla salute dei cittadini e la tutela del paesaggio e delle aree verdi della nostra città”.
Fin dal suo insediamento l’Amministrazione comunale si è attivata per continuare il lavoro al tavolo tecnico con Rfi convocato in precedenza dal Comune di Tivoli. L’ultima riunione del tavolo tecnico si è svolta a dicembre del 2008 e in quella sede è stato stabilito di individuare dei percorsi alternativi al progetto inizialmente presentato da Rfi, la quale si era impegnata a non riavviare i lavori in attesa di trovare una soluzione condivisa.
Il progetto presentato da Rfi riguarda la riattivazione di un vecchio elettrodotto, oggi non più utilizzato, che, riproponendo il vecchio tracciato, attraverserebbe anche diverse aree oggi ad alta densità abitativa, come il quartiere Empolitano e il centro di Villa Adriana, oltre a zone di pregio archeologico e paesaggistico.
A seguito dell’ultima riunione di dicembre, a febbraio di quest’anno l’Amministrazione comunale ha inviato a Rfi un dettagliato progetto in cui viene proposto un tracciato alternativo per tutte le aree ritenute sensibili con l’interramento totale della linea per evitare interferenze nei centri abitati e nelle aree di pregio.