Pastine, Alemanno rimette in discussione la chiusura ai low cost

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 Sono bastate poche parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno per scatenare ieri la classica tempesta perfetta sull\’aeroporto di Ciampino. 

L\’inquilino del Campidoglio, nel corso di un intervento ai microfoni di una radio locale in cui ha affrontato la questione della rete aeroportuale laziale, del Pastine ha detto: «Prima di dire chiudiamolo perché duemila persone sono a disagio, mettendo però in difficoltà l\’economia di tutta la città, voglio un attimo capire bene la situazione». E anticipando le critiche degli abitanti del territorio, ha si è poi giustificato: «Chi è andato ad abitare a due passi dall\’aeroporto, che non è stato costruito ieri, l\’idea che poteva avere qualche disagio credo la avesse».

Parole, quelle di Alemanno, che hanno fatto da contorno a un ragionamento più complesso sul futuro degli scali del Lazio e in particolare sui progetti per la realizzazione degli scali aeroportuali dedicati ai voli low-cost a Viterbo e Frosinone, che il primo cittadino non vede affatto di buon occhio. «Sono un po\’ scettico – ha detto il sindaco capitolino – perché non vorrei fare un\’altra esperienza tipo Malpensa, costruendo un aeroporto dove non c\’è nulla».

Ma sono state le riflessioni su Ciampino a sollevare il coro di dissensi da parte delle istituzioni locali. 

Se il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha liquidato la faccenda spiegando che «in questo momento noi agiamo in stretto accordo con il governo Berlusconi e con il ministro Matteoli» perseguendo l\’obiettivo di «delocalizzare Ciampino» a favore di Viterbo, il neoassessore regionale ai Trasporti Giuseppe Parroncini è entrato nel merito del piano di riordino del sistema aeroportuale. «Questa amministrazione – ha spiegato Parroncini – ha delineato un piano ben preciso, e ha assunto decisioni che, non solo sono state già deliberate, ma che sono in piena fase di attuazione e sulle quali stanno lavorando sia il Governo nazionale sia Aeroporti di Roma». «L\’obiettivo primario – ha proseguito l\’assessore – era quello di dare risposte concrete a esigenze evidenti e non piu\’ rimandabili: in primo luogo quella riguardante Ciampino, dove il crescente traffico aereo di questi anni ha reso estremamente disagiata la vivibilità di quel quadrante da parte dei residenti, anch\’essi in decisa crescita. Ferma restando la vocazione a hub internazionale dell\’aeroporto di Fiumicino, si è pertanto deciso di delocalizzare a Viterbo il traffico di voli low cost che intasa l\’aeroporto di Ciampino, tanto che alla prossima riunione del Cipe il ministro Matteoli si è già impegnato a liberare i finanziamenti per il nuovo aeroporto, e di creare a Frosinone lo scalo regionale desinato a servire il bacino del sud del Lazio che conta attualmente circa un milione di abitanti». 

Di «dichiarazioni sconcertanti» ha parlato invece l\’assessore regionale all\’ambiente Filiberto Zaratti. Alemanno, ha attaccato il titolare dell\’Ambiente, fa «finta di non sapere che proprio la trasgressione delle regole nazionali e comunitarie sul controllo del rumore aeroportuale ha prodotto in questi anni nel quadrante sud di Roma l’esposizione di migliaia di cittadini di Ciampino, Marino e anche di Roma a livelli di inquinamento acustico insostenibile».

Duro anche il commento dell\’assessore provinciale alla Mobilità e ai Trasporti, Amalia Colaceci: «Le parole del sindaco Alemanno sull\’aeroporto di Ciampino preoccupano molto, prima di tutto perchè potrebbero creare incertezza e inutili allarmismi, in secondo luogo perchè denotano una scarsa conoscenza del problema di quel territorio». «Mi auguro – ha poi spiegato l\’assessore – che il sindaco di Roma torni sulle sue parole ed insieme alle amministrazioni locali si incontri per decidere insieme come tutelare al meglio la salute dei nostri cittadini e le potenzialità turistiche della città di Roma e dell\’intero territorio».

 

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