Atmosfera da rompete le righe, prima delle vacanze d’agosto, nell’assise comunale di Velletri. Doveva essere un Consiglio comunale maratona, quello dell’altro giorno, salvo invece rivelarsi una seduta a singhiozzo. Tra i punti cruciali le questioni, ormai pluriennali, delle strutture scolastiche e del Centro Cottura. A riportare in auge il tema il capogruppo della Sinistra Arcobaleno Sergio Andreozzi, che ha chiesto ragguagli sull’affidamento della gara per la costruzione del centro, prima che anche il capogruppo del Pdl Giancarlo Righini presentasse una mozione in merito. A fornire i primi lumi l’assessore Daniele Ognibene, che ha ricordato nell’11 agosto la data in cui si apriranno le buste della trattativa privata indetta dal Comune. Dalla mozione del Pdl, protocollata l’11 giugno, la richiesta di immediata sospensione del bando di gara, avendo ritenuto troppo basso il prezzo di 4 euro a pasto, con eccessivi oneri a carico della ditta che dovrebbe realizzare il servizio mensa e il centro cottura.
“Quelli dell’11 agosto – ha riferito Righini – sono tempi troppo stretti per consentire la realizzazione del centro e i pasti per i bambini non sarebbero all’altezza di alcuni parametri”. Dal dirigente Rossella Prosperi i perché di certi intoppi: “La seconda gara non si è potuta fare perché all’ufficio protocollo è stato compiuto un errore madornale: gli inviti per le 7 ditte sono stati messi in un’unica busta ed inviati ad un’unica ditta. Dopo la trattativa privata il contratto si stipulerà a settembre ed il servizio non inizierà prima del 15 ottobre”. Per un mese, dunque, verranno lasciati scoperti i pasti di 1048 studenti, con le famiglie che dovranno provvedere in proprio. Improntato all’ottimismo l’intervento del sindaco Servadio, che ha concluso con un ”se L’Aquila si vuole fare in tre mesi, noi faremo il centro cottura in un mese”, che ha preceduto il ‘no’ del consesso alla mozione piddiellina.
Quanto alla situazione dei plessi scolastici emblematica la precisazione dell’assessore preposto: “Velletri ha 25 edifici scolastici e sei operai – ha rimarcato Carlo Guglielmi -. Considerando ferie e malattie ci sono appena 3 operai. Pur in una situazione di tale emergenza – ha concluso – abbiamo comunque programmato di intervenire negli istituti di Casale, Arcioni, Novelli, Marcelli e Paganico”.
Daniel Lestini