Traffico internazionale di droga,arrestati a Ardea e Castel Romano

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 E’ sul litorale romano e nell’hinterland della Capitale che si è concentrata l’operazione dei carabinieri  "White Wolf II”, che ha portato all’arresto di una banda criminale dedita allo spaccio di stupefacenti.  Cinquantaquattro sono stati gli arresti, alcuni dei quali sono avvenuti ad Ardea, nel complesso residenziale delle Salzare e nei campi nomadi di Tor De\’ Cenci, Castel Romano e della Nomentana. Gli artefici dell’operazione sono stati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Eur, che dopo circa quattro anni di indagini hanno messo fine a un\’organizzazione criminale attiva sul territorio. Il sodalizio criminale è composto da italiani e famiglie di etnia rom, di nazionalità croata e bosniaca, che secondo gli inquirenti facevanp giungere a Roma la droga dalla Spagna e dall\’Olanda. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il denaro ricavato dalla vendita dello stupefacente veniva investito nell\’acquisto di immobili nei Balcani e in Italia e per l’acquisto di auto di lusso. I carabinieri hanno accertato inoltre che l\’organizzazione investiva anche nell\’acquisto di documenti falsi, validi a regolarizzare la posizione dei clandestini sul territorio nazionale. Coinvolte, in particolare, tre famiglie di etnia rom di nazionalità croata e bosniaca, che volevano sostituirsi alle tradizionali organizzazioni dello spaccio di Roma e dell\’area Pontina, diventando una sorta di \’Nuova Banda della Magliana\’ o dei \’Casamonica\’. A capo dell\’organizzazione, con ruoli strategici, stranieri che comunicavano tra loro in lingua Caldaras: arruolavano per la manovalanza gli italiani che diventavano \’cavalli della droga\’, e venivano anche picchiati e subivano vessazioni quando non rispettavano gli ordini. I bambini di pochi mesi venivano utilizzati per il trasporto delle sostanze stupefacenti, che venivano nascoste nei loro abiti o nei pannolini. Gli spostamenti venivano affidati invece agli italiani, che venivano ripagati con droga o denaro, con somme che oscillavano intorno ai 500 euro per una tratta da Roma alle due città europee. Nell\’operazione che si è conclusa stanotte con 47 arresti, già eseguiti, e sette latitanti che si stanno ricercando anche all\’estero, sono stati impiegati 350 carabinieri e, oltre alle intercettazioni telefoniche, anche la tecnologia di Google Maps. L\’80% dei componenti dell\’organizzazione erano nomadi che avevano abbandonato la loro condizione ed avevano scelto una vita in abitazioni ed auto di lusso. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati 20 chili di cocaina e anche armi. Anche l\’usura sarebbe stata tra le attività perpetrate dal sodalizio criminoso.

 

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