Nettuno: discariche pignorano conto corrente del comune per 5 milioni di euro

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 Dopo un momento di leggera ripresa in cui sembrava che l’economia potesse tornare a risalire, ecco che arriva di nuovo una doccia fredda sul Comune di Nettuno. Le società che gestiscono la discarica di Borgo Montello e la discarica di Albano hanno infatti fatto pignorare il conto corrente comunale per la somma d 5 milioni di euro. Debiti pregressi che risalgono anche a 10 anni fa, mai saldati e poi cresciuti nel tempo. Quello di Albano è il debito più datato, che ammonta a 1 milione e mezzo di euro, mentre quello con Borgo Montello ammonta a 2 milioni e mezzo. La cifra di 5 milioni di euro è stata raggiunta con le spese legali e gli interessi maturati negli anni. Ad aggravare la situazione, il fatto che col passare del tempo il Comune diminuiva le entrate, così si è venuto a creare oggi un "buco" difficilmente sanabile, che rischia di compromette alcuni dei prossimi passi dell\’amministrazione comunale guidata da Alessio Chiavetta, come ad esempio la riapertura di Torre Astura che sarebbe dovuta avvenire durante il fine settimana prossimo. Compromessa anche la possibilità di affidare alla società Poseidon, la stessa che avrebbe dovuto gestire la spiaggia della Torre, anche la gestione delle spiagge libere della città, che il Comune aveva deciso di trasformare in arenili attrezzati per i bagnanti con la vigilanza di bagnini e di torrette di controllo per evitare il fenomeno degli stabilimenti balneari abusivi, che da tempo fioriscono tra una concessione demaniale e l’altra. Il problema, però, si creerà soprattutto al momento dei pagamenti degli stipendi. L’assessore al bilancio Riccardo Ferrante spiega che gli stipendi possono essere pignorabili, e se si sceglie di renderli tali è necessario pagare immediatamente tutte le fatture pregresse in ordine di tempo. La giunta, invece, sta lavorando per scremare le fatture inesigibili e non può saldarle. Tra queste ci sarebbero delle richieste di denaro contestabili, che non devono essere pagate dal Comune di Nettuno. Ora la banca nazionale del lavoro, che funge da tesoriere dei conti correnti comunali, è obbligata a prelevare dal conto il denaro necessario per risolvere il debito con la discarica di Borgo Montello e quella di Albano. Infatti secondo la legge, una volta che un conto viene pignorato, tutto il denaro che viene versato su di esso finisce direttamente al saldo di chi ha richiesto e ottenuto il pignoramento dall’ufficiale giudiziario. Ferrante spiega che insieme con il sindaco Chiavetta sono in costante contato con l’amministratore delle due società per trovare un accordo, visto che lo scorso anno il Comune di Nettuno aveva presentato un piano di ammortamento che non è stato accettato, e che prevedeva a restituzione di circa 500 mila euro all’anno. Secondo l’assessore al bilancio, entro una settimana si dovrebbe giungere ad una conclusione utile per entrambe le parti.

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