Centinaia di pesci morti sul canale. Questa la scena a cui hanno potuto assistere diverse persone, ieri mattina, nel parco di villa Guglielmi, a Fiumicino. Un episodio, questo, che ancora una volta risolleva il tema dell\’inquinamento ambientale: è infatti questa una delle ipotesi che può aver portato alla morte di tante specie ittiche. Il fatto è avvenuto proprio a pochi passi da chi, in quel momento, stava vivendo l\’area verde e che aveva deciso di trascorrere la mattinata correndo o camminando nel parco. Nel canale agricolo a poca distanza, infatti, i pesci giacevano senza vita. Sul posto, a intervenire, gli agenti della polizia municipale del Comune di Fiumicino. A loro è toccato il compito di segnalare il ritrovamento alla polizia provinciale, all\’Arpa e ai tecnici della Azienda sanitaria locale Roma D. Gli ispettori veterinari della Asl sono stati ieri sul posto per le prime verifiche del caso. Proprio grazie all\’attività di indagine – sia sui campioni di pesce che su quelli di acqua – sarà possibile risalire alle cause della moria ittica nel
canale. Secondo Piergiorgio Benvenuti, coordinatore del Lazio del Movimento ecologista europeo-Fare Ambiente, è necessario “accertare subito i responsabili dell’inquinamento che ha determinato una vasta moria di pesci nel parco di Villa Guglielmi, a Fiumicino fra il parco pubblico ed il canale agricolo”. “Si ringrazia l’immediato intervento degli agenti della polizia municipale, che hanno segnalato l\’accaduto anche alla Polizia Provinciale, all\’Arpa ed alla Asl. Ora è necessario individuare chi ha prodotto tale inquinamento – ha proseguito Benvenuti – assicurarli alla giustizia, ma altresì comprendere se è stato prodotto un inquinamento più vasto anche nel terreno e nelle zone coltivate”. “Bisogna fare piena luce sull’accaduto, quindi –conclude Benvenuti – e procedere anche a forme di controllo e di prevenzione”. Non è la prima volta che fenomeni del genere accadono sul litorale romano: già la procura della Repubblica di Roma, anni fa, aveva aperto un fascicolo per un caso analogo nelle aree di sua competenza. Quasi ogni estate, inoltre, tra Pomezia ed Ardea non sono rari i casi di moria di pesci lungo i fossi che sfociano nel Tirreno. In buona parte di questi casi, si tratta di episodi dipesi da scarichi inquinanti illegali che altro non fanno che distruggere l\’ambiente ricco di fauna ittica.