I carabinieri della Compagnia di Tivoli, hanno effettuato un blitz all’interno di un immobile, in una via periferica di Corcolle, alle porte della Capitale, dove si nascondeva un laboratorio clandestino gestito da padre e figli cinesi. Dall\’esterno il locale sembrava un comune garage, ma in realtà nei pochi metri quadri a disposizione lavoravano almeno una ventina di cinesi. Al momento dell\’accesso, i militari hanno sorpreso tutti e due i locatari del garage di 22 e 41 anni in compagnia di altri 7 cittadini cinesi impegnati nel lavoro, 5 dei quali sono risultati clandestini. Sono stati rinvenuti oltre 20 posti letto, sicuramente giacigli di altri claindestini cinesi al momento non presenti. In condizioni igienico sanitarie precarie, i Carabinieri hanno trovato scorte di cibo, bevande e medicinali cinesi. Ben 20 le postazioni di lavoro, rappresentate da macchine da cucire collegate alla rete elettrica. I due "gestori" sono stati arrestati per sfruttamento della manodopera clandestina e favoreggiamento della permanenza di clandestini sul territorio nazionale, il laboratorio tessile è stato sequestrato e per i 5 cinesi, risultati non in regola con il permesso di soggiorno, sono state avviate le pratiche per l’espulsione dal territorio italiano.
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