La Confesercenti di Roma ha il suo neo-presidente: è Valter Giammaria

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 Valter Giammaria è stato eletto ieri presidente della Confesercenti di Roma. Nel suo intervento di insediamento ha polemicamente dichiarato che «ha ragione chi arriva a sostenere che ci sentiamo sostanzialmente tutti bidonati: per la verita\’ la piccola impresa, i cosiddetti negozi di vicinato, da tempo e a ragione si sentono traditi e abbandonati. La politica si dovrebbe ricordare delle promesse fatte». Per Giammaria serve un vero e proprio «piano di azione locale per lo sviluppo della piccola e media impresa». In particolare «bisogna definire ulteriori interventi urgenti per superare la crisi, fissare nuove regole per uno sviluppo compatibile con il territorio, adottare misure per il controllo del mercato e orientarsi allo sviluppo». Fra i numerosi messaggi di congratulazioni, da segnalare quella di Francesco De Agelis,  assessore regionale alla piccola e media impresa, commercio e artigianato, che dopo aver ringraziato la presidente uscente Alberta Parissi ha ricordato il proficuo rapporto con il neo eletto presidente ed il lavoro di concerto con Confesercenti per preparare la nuova legge regionale sul commercio «nella quale – ha aggiunto – concordemente, intendiamo inserire precisi criteri per tutelare il piccolo commercio, ancorando la pianificazione distributiva alla programmazione urbanistica. Stiamo inoltre per lanciare nei Municipi di Roma e nei comuni del Lazio più di cento centri commerciali naturali, con cui intendiamo dare visibilità al ruolo dei negozi, dei mercati e delle botteghe artigianali rispetto ai megastore».


Zingaretti: ora serve una svolta
"Dobbiamo aprire una nuova fase di sviluppo di Roma, darci degli obiettivi comuni, serve un\’ integrazione dell\’ area metropolitana della capitale perchè nel mondo non competono più le singole città". Lo ha detto il
presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ieri mattina è intervenuto all\’ assemblea di Confesercenti provinciale di Roma. "In questi anni – ha aggiunto – Roma è stata la locomotiva d\’ Italia, oggi non è più così e per farcela dobbiamo rimettere in campo un nuovo modello di sviluppo" perchè "non ci sarà mai una ripresa" del vecchio modello di sviluppo. "L\’ integrazione istituzionale che già c\’è deve diventare sistema" ha detto Zingaretti. Ha poi ricordato gli ultimi dati diffusi che parlano di un\’ ulteriore frenata della crescita del prodotto interno lordo, -4,5% nel 2009 e -4,8% nel 2010.  Per Zingaretti bisogna prendere atto che per rimettere in moto l\’ economia occorre lavorare \’\’ su un nuovo modello di sviluppo\’\’. Di qui l\’ esempio dell\’ accordo Fiat-Chrysler: \’\’ Chi avrebbe pensato solo qualche anno fa, ad un\’ acquisizione di questo genere?\’\’.  Per il presidente della Provincia serve dunque cambiare prospettive ed investire sulla creativita\’ e la capacita\’ di scommettere e concorrere con gli altri Paesi europei, guardandosi pero\’ dal \’\’ rischio di infiltrazioni di poteri criminali, mafia e usura\’\’. Contro questi pericoli la ricetta e\’ \’\’ concertazione per mettere in campo una risposta
convincente e solida\’\’. 
 

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