La storia infinita del termovalorizzatore di Albano pare giunta definitivamente a una conclusione: lieta per alcuni, amara per molti altri. La conferenza di servizi, tenutasi l’altro ieri, s’è infatti conclusa con l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l’impianto targato Cerroni. Una vittoria, senza dubbio, per la Regione Lazio, che sulla costruzione del quarto termovalorizzatore aveva scommesso per realizzare il suo piano rifiuti; ma che brucia a coloro i quali dovranno adesso chinare il capo nonostante abbiano condotto per anni una dura lotta per scongiurarne la costruzione: dal Comune di Albano ai gruppi ambientalisti, fino a Verdi, Sinistra e Rifondazione Comunista, che ieri in una nota firmata dal capogruppo alla Pisana Peduzzi e dal segretario regionale Loredana Fraleone hanno giudicato un «fatto grave» «il sì da parte della Regione all’inceneritore di Albano nella Conferenza dei servizi» perchè «crea un ulteriore scollamento della Giunta Marrazzo dalle comunità locali e compromette i rapporti all’interno della maggioranza».
«Il Prc Lazio, a questo punto – hanno avvertito Peduzzi e Fraleone – prende atto della posizione del presidente Marrazzo e della rottura che si è determinata e valuterà nel prossimo Comitato politico regionale le decisioni da prendere e le iniziative da mettere in campo».
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