ALIBABA PIAZZA AZIONI PER 13 MILIARDI DI DOLLARI A HONG KONG E LA CINA PUNTA SULLO SPETTACOLO E L’INTRATTENIMENTO

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La rivista internazionale di spettacolo e comunicazione Variety pubblica oggi la notizia che Alibaba, la più grande piattaforma cinese di vendita on line di dimensioni mondiali, ha realizzato sulla piazza di Hong Kong un risultato azionario di 13 miliardi di dollari. 

Il colosso cinese del commercio elettronico e dell’intrattenimento Alibaba è stato facilmente in grado di vendere tutte le azioni con una quotazione secondaria alla Borsa di Hong Kong al prezzo circa 180 $ USA negoziato a New York, che equivale a otto azioni della quotazione del Dollaro di Hong Kong. 

Data la forte domanda di azioni sembra probabile, secondo gli analisti finanziari, che la vendita di azioni Alibaba sarà la più grande offerta del mercato azionario del Pianeta per il 2019. Questa vendita monstre di azioni della major cinese è cruciale per il successo economico di Hong Kong il cui mercato finanziario continua a funzionare, nonostante le turbolenze politiche e sociali che hanno sconvolto la megalopoli negli ultimi cinque mesi.

In questi giorni, le proteste di strada che hanno contrapposto gli attivisti per la democrazia contro la Governatrice del governo di Hong Kong fedele a Pechino, hanno causato la cancellazione di numerosi eventi commerciali e ricreativi e, secondo fonti del Governo della Repubblica Popolare, hanno reso estremamente fragile l’economia della Regione in amministrazione speciale. 

L’Hong Kong Golf Open, uno degli eventi di prestigio dell’Asian Tour, è stato cancellato mercoledì, anche se gli organizzatori perano di rilanciarlo nel 2020. Altri eventi annullati in questi giorni includono l’edizione 2020 della convention Rise tech e il Convegno e fiera dei distributori cinematografici ed espositori CineAsia.

Evidentemente il governo Cinese non punta ad una repressione brutale e indiscriminata nell’isola, che peraltro lo metterebbe in difficoltà a livello internazionale, ma intende fare leva sulla propria potenza economica e finanziaria che peraltro condiziona la levata di scudi delle potenze occidentali sulla vicenda di Hong Kong, eccetto gli USA di Trump che punta su una condanna della Cina per forzare le trattative fra i due stati sui dazi e  condizionare lo sviluppo della aggressiva politica economica della Repubblica Popolare.

La notizia sulla capitalizzazione di Alibaba rientra nella strategia che Pechino intende adottare anche in un settore delicatissimo, oltre quello delle tecnologie e del lucroso marketing on line, rappresentato dall’intrattenimento, per ora ancora bastione della strategia delle major americane.

Così la guerra dei dazi passa dalla produzione industriale e le tecnologie al settore ormai strategico della comunicazione di cui l’intrattenimento è parte decisiva.

Giuliano Longo

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