Manovra, pensionati al Circo Massimo: «Non siamo invisibili. Non ci umiliate»

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Il popolo dei pensionati, e non solo, si è dato appuntamento al Circo Massimo a Roma, gremito di delegazioni da tutta Italia e da semplici cittadini, uniti sotto lo slogan “Invisibili no! Siamo sedici milioni” (ovvero il numero dei pensionati e delle pensionate in Italia).

Lo slogan campeggia sui volantini e sul palco. La manifestazione nazionale è stata indetta dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.

“Non siamo invisibili e ve lo dimostreremo. Saremo la vostra spina nel fianco, fino a quando non capirete l’errore che state compiendo. Lo chiediamo anche a tutti i parlamentari: ascoltate i bisogni dei cittadini piu’ deboli, smettetela di ascoltare soltanto le lobby e i capi bastone della politica, migliorate questa manovra di bilancio”, ha detto il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti intervenendo alla manifestazione. E ha proseguito: “Abbiamo apprezzato l’intervento sulle tasse in favore dei lavoratori, la conferma di due miliardi in piu’ sul fondo sanitario e il superamento del superticket ma vorremmo che vi occupaste anche dei 16 milioni di pensionati e di pensionate. Guarderemo attentamente a cosa farete, quali emendamenti sosterrete e ne trarremo le conseguenze”.

“Oggi siamo insieme ai pensionati, ai tanti anziani e anziane, presenti nel nostro paese che giustamente dicono non siamo invisibili e abbiamo lavorato tanti anni per avere la pensione, bloccata da troppo tempo.
Tutti i governi fanno cassa sulla pensione dei nostri anziani e anziane”. Così la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, parlando con i cronisti a margine della manifestazione unitaria dei pensionati “Invisibili No!” che si è svolta questa mattina a Circo Massimo. Sulla rivalutazione delle pensioni ha aggiunto Furlan “L’anno scorso dovevano essere sbloccate, allora il governo Conte 1, ha ribloccato e quest’anno ci aspettavamo uno sblocco significativo che non c’è stato”.

“Noi abbiamo chiesto di andare a una rivalutazione di tutte le pensioni almeno cinque volte al minimo e di ragionare su una possibile quattordicesima per le pensioni più basse. La risposta è stata totalmente insufficiente perchè si è passati da tre a quattro volte il minimo, questo non e’ sufficiente vogliamo uno sforzo in più”, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rispondendo a chi gli chiede della rivalutazione al mese per le pensioni di 40 centesimi in più.
“Ma allo stesso tempo – aggiunge – è evidente che se noi vogliamo dare un futuro al Paese c’e’ bisogno di rilanciare gli investimenti per creare lavoro e c’è bisogno di difendere il lavoro, che è la condizione per rafforzare anche lo Stato sociale. Occorre “aprire davvero una trattativa che porti a rivedere la legge Fornero per dare un futuro ai giovani, per riconoscere le differenze di genere per le donne, per riconoscere i lavori gravosi e per difendere davvero il potere di acquisto delle pensioni che in questi anni ha avuto davvero dei seri contraccolpi”.

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