Il Cinema di Cinque. L’accusa di stupro a Polanski sta lanciando il suo film “L’ ufficiale e la spia” presentato a Venezia

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Sulla scia delle accuse di stupro dell’attrice francese Valentine Monnier contro Roman Polanski, la promozione dell’ultimo film del regista, “L’ ufficiale e la spia”, presentato a Venezia e in uscita nelle sale italiane, sta creando dei problemi in Francia, anche se la prima del film si è svolta regolarmente martedì a Parigi e la sua uscita nelle sale procede in tutte le sale francesi. 

L’affare Dreyfus, di cui il filma tratta, fu il maggior conflitto politico e sociale della Terza Repubblica, scoppiato in Francia sul finire del XIX secolo, che divise il Paese dal 1894 al 1906, a seguito dell’accusa di tradimento e intelligenza con la Germania mossa al capitano alsaziano di origine ebraica Alfred Dreyfus, il quale era innocente. Il vero responsabile era difatti il colonnello Ferdinand Walsin Esterhazy.

l film drammatico “An Officer and a Spy” era in programma martedì sera a Parigi sugli Champs Elysees e il regista ha detto alla rivista di spettacolo Variety che in ogni caso proseguirà nel suo piano portare il film in tutta la Francia a partire da domani su 545 schermi, nonostante l’accusa contro Polanski di violenza sessuale.

Tuttavia, diverse attività promozionali sono state annullate a seguito delle accuse della Monnier secondo la quale Polanski l’avrebbe violentata nello chalet invernale a Gstaad, in Svizzera, nel 1975, quando aveva solo 18 anni. Il quotidiano Le Parisien, che ha pubblicato la storia di Monnier scrive di aver parlato con diversi persone cui l’attrice avrebbe raccontato del presunto stupro.

Polanski nega le accuse e il suo avvocato francese, Hervé Témime, ha affermato che il regista sta prendendo in considerazione un’azione legale contro Le Parisien.

Secondo Le Monde, la moglie di Polanski, Emmanuelle Seigner, che recita in “An Officer and a Spy”, ha annullato la sua apparizione nel programma radiofonico France Inter Boomerang.

Polanski, che vive in esilio in Francia da quando è fuggito dagli Stati Uniti nel 1978, ha rifiutato le richieste di intervista da parte dei media francesi dopo l’accusa della Monnier, accusa che peraltro non può comportare alcuna conseguenza penale perché caduta in prescrizione secondo il diritto Svizzero. 

“An Officer and A Spy” è uno dei film francesi più costosi in uscita quest’anno, è stato finanziato con un budget di € 22 milioni principalmente dalla Francia, dove ha ricevuto il sostegno finanziario di quasi tutti i principali canali televisivi francesi: France 2 e France 3 del gruppo televisivo pubblico France Televisioni, nonché i due grandi canali pay-TV del paese, Canal Plus e OC.

Resta il fatto che la tardiva denuncia della Monnier sta facendo un grande pubblicità sia a lei che al film.

Lucignolo

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