Multiservizi, protesta sotto la sede contro il taglio degli stipendi

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“Il salario non si tocca”, “Cda a casa”,
“Che fine hanno fatto i soldi pubblici?”, “Dimettetevi”. Questi
gli striscioni apposti sulla cancellata della sede di Roma
Multiservizi su via Tiburtina. Alla protesta, organizzata dai
sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, a cui sta partecipando un
centinaio di lavoratori, e’ scattata dopo la decurtazione del 30%
degli stipendi seguito al blocco dei pagamenti per gli addetti
alla raccolta dei rifiuti. In una lettera inviata nei giorni
scorsi dalla societa’ alle rappresentanze sindacali, si legge che
lo stipendio di ottobre a circa 3.000 persone puo’ essere pagato
soltanto in parte, perche’ l’amministrazione comunale ha bloccato
i pagamenti, dopo il servizio del programma tv ‘Le Iene’ relativo
alla raccolta presso le utenze non domestiche. Ieri mattina due
asili nido, via Boito e Villa Ada, e due scuole dell’infanzia,
Ferrini e Ronconi, del II Municipio di Roma sono rimaste chiuse
proprio per la mancanza del personale della Multiservizi,
causando molti disagi alle famiglie e anche oggi sarebbero molte
le persone assenti per malattia negli asili del II Municipio.
Ad aprire la manifestazione, che si svolge sotto il controllo
della Polizia davanti all’ingresso laterale della Multiservizi
lungo via di Tor Cervara, e’ stato il segretario della
Cgil-Filcams, Luca Battistini: “Come mai il cda non fa nulla
davanti ad una protesta forte? Quello che non ci piace e’ che
oggi il presidente aveva l’obbligo di sentire le parti sociali
invece se n’e’ andato via ignorandoci. Siamo in una situazione
preoccupante. Centinaia di bambini restano fuori dalle scuole e
nessuno si chiede perche’. La protesta continua fino al 25
ottobre, in concomitanza con lo sciopero del personale delle
Partecipate e la mobilitazione convocata per le 10 in piazza del
Campidoglio. Vorremmo che le societa’ committenti scrivessero
pubblicamente se hanno pagato o meno la Multiservizi”.

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