Tumore al seno, l’arma segreta e letale è il soffritto

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Il soffritto è nemico mortale del carcinoma mammario. La mangusta che lo uccide. Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di epidemiologia della University at Buffalo (UB), infatti, aglio e cipolla bene rosolati nel tegame come  ingredienti fondamentali del mitico soffritto e base di ogni buon sugo, potrebbero avere un potente effetto protettivo contro il tumore al seno. Mangiato più di una volta al giorno riduce del 67% il rischio. La ricerca condotta dalla dottoressa  Gauri Desai, ha interessato una popolazione di quasi 800 donne portoricane, di cui 317 con diagnosi di tumore, le altre sane. La notizia è riportata da Ansa salute. Già in passato alcuni studi hanno premiato il consumo di aglio, cipolla e altre piante della stessa famiglia (dal porro all’erba cipollina) come alleati nella prevenzione delle malattie, tra cui alcuni tumori. Ma per la prima volta ci si è concentrati sul cancro al seno, scegliendo la popolazione portoricana per due motivi: il primo è che il tasso di tumore al seno è molto più basso per le donne portoricane rispetto a quelle statunitensi e poi perché la loro tradizione gastronomica prevede il soffritto. Gli epidemiologi dell’Università di Buffalo hanno chiesto alle donne di compilare dettagliati questionari alimentari, specificando il consumo di aglio e cipolla e le quantità medie. Il risultato è stato sorprendente :  è emerso che consumarli riduce il rischio di ammalarsi di cancro al seno in modo dipendente dalla dose, ovvero più se ne consuma, maggiore la protezione dal tumore. In particolare poi, scrivono gli autori, come riporta una nota di Ansa salute, si è visto che “il consumo del soffritto, quando esaminato da solo, risultava inversamente associato al rischio di cancro; per le donne che ne facevano uso più di una volta al giorno, il rischio di cancro al seno era ridotto del 67% rispetto alle donne che non lo usavano”. Non è ancora chiarissimo quali siano i ‘poteri segreti’ della forza del soffritto, si immagina però siano le molecole sprigionate nella sua preparazione come i ‘composti organici solforati’, quali l’allicina.

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