L’erba peperina fa argine al tumore dell’amianto

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Gli estratti de “filipendula vulgaris“, in inglese dropwort, una pianta comune nei nostri campi e che piace ad api e farfalle  fa argine alla crescita del mesotelioma tumore provocato dall’amianto. La scoperta è del gruppo di ricercatori dell’ Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) che ne ha dato comunicazione ieri con una nota stampa.  Il team coordinato da Sabrina Strano e Giovanni Blandino, ricercatori del laboratorio di Oncogenomica ed Epigenetica ha identificato negli estratti dei fiori  filipendula, nota anche come erba peperina, dei componenti capaci di riprogrammare il metabolismo del tumore raro e molto aggressivo. Si tratta di una neoplasia che colpisce principalmente i foglietti della pleura polmonare. Dal fiore della filipendula arriva una speranza di cura. “Gli effetti antitumorali dell’estratto di fiore – illustrano i ricercatori – sono stati caratterizzati in modelli “in vitro” e “in vivo” per studiare il meccanismo d’azione antitumorale. I risultati rivelano che i composti naturali di questa pianta riducono la proliferazione cellulare, la vitalità e la migrazione delle cellule tumorali del mesotelioma e presuppongono quindi implicazioni chemio-preventive e antitumorali per la gestione della patologia.”

Dopo 25 anni dalla messa al bando nel nostro paese della produzione dell’amianto – precisa la nota – “l’incidenza del mesotelioma non decresce in quanto nell’ambiente ne rimangono 5 quintali per cittadino, 32 milioni di tonnellate”. Nel Lazio l’emergenza amianto e molto alta in  16 comuni. In base all’ultimo rapporto del Dipartimento di epidemiologia della Regione, pubblicato nell’aprile 2016, i casi di mesotieloma, a partire dal 1 gennaio 2001 fino al 31 dicembre 2015 sono 1122. Cinque quotidiano ne ha scritto nei giorni scorsi(http://www.cinquequotidiano.it/2019/08/26/amianto-nel-lazio-allarme-tumori-16-comuni-rischio/)

 La studio dell’Ire apre nuove prospettive di cura. “Certamente  – sottolinea Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE – potrebbe contribuire al miglioramento del trattamento del mesotelioma. E’ compito della ricerca validarne l’efficacia poiché in un momento di forte enfasi sui nutraceutici, occorre precisare che non sempre naturale equivale ad efficace e sicuro per la nostra salute. Questa scoperta sebbene molto promettente necessita di ulteriori approfondimenti per una applicazione clinica.”

L’erba peperina e del tipo perenne, appartiene alla della famiglia delle rosaceae, alta fino a 70 cm. con lunghe foglie basali verdi scure, grossolanamente dentellate e lunghi steli fioriti.  Le foglie inferiori hanno fino ad otto paia di grandi foglie. Le radici invece presentano tuberi ovoidi o rotondeggianti. E’ pianta amata da  api, perchè mellifera, e farfalle poichè ne nutre le larve.

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