Per affrontare emergenza Roma Nord, no alle navette, ma 194 treni al giorno

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Luca Benigni

Centonovantaquattro treni al giorno, 14 in più di quelli attuali, per superare cosi l’emergenza, che sarà faccenda ordinaria sul tracciato della ferrovia Roma Nord da settembre e per almeno i prossimi tre anni. Comitato pendolari e l’Associazione “TrasportiAmo” hanno presentato una piano di riordino della linea che permetterebbe, rispettando tutte le limitazioni imposte dalla legge dopo l’incidente di Andria in Puglia nel 2016, il transito di 194 treni, 14 in più di quelli attuali che sono 180, e di scongiurare l’uso massiccio agli autobus sostitutivi.

Il progetto è stato presentato a S. Oreste nei giorni scorsi nel corso di un convegno organizzato dalla sindaca Valentina Pini e sarà posto all’attenzione dell’assessore regionale alla mobilità Mauro Alessandri il prossimo mercoledì 4 settembre, giorno in cui è convocata la riunione per l’istituzione dell’Osservatorio, annunciato a luglio e che dovrà vigilare sui cantieri prossimi venturi e sul rispetto dei tempi. Bisogna far presto perché il 16 di settembre suoneranno le campanelle in tutte le scuole di ogni ordine e grado a Roma e provincia e la ferrovia sarà presa d’assalto da lavoratori e studenti pendolari. C’è il rischio di un blocco totale.

“Noi vogliamo evitare l’emergenza annunciata. La nostra è una proposta elaborata da tecnici esperti e profondi conoscitori delle caratteristiche strutturali del tracciato Roma Nord – spiega David Nicodemi dell’associazione TrasportiAmo -. I treni sono cadenzati ad orari di facile memorizzazione. Il primo convoglio partirebbe alle ore 5:40 da Montebello anziché alle 5:50. Con questo orario motrici e carrozze avrebbero i dovuti margini di immobilizzazione in officina rispettando così le schede di manutenzione al fine di abbassare i guasti”. L’ipotesi, tecnicamente attuabile, a sentire chi l’ha elaborata e che ha già convinto molti primi cittadini dei comuni sulla Flaminia, prevede l’intensificazione del servizio ferroviario nella tratta urbana (194 treni giornalieri) e nelle tratte extraurbane Montebello-Sant’Oreste-Civita Castellana e Civita Castellana Viterbo. In quest’ultima tratta tale rafforzamento avviene mediante l’istituzione di una “rottura di carico” (trasbordo passeggeri da un treno ad un’altro), nella stazione di Vignanello, località di servizio da attrezzare a norma delle direttive citate, in cui ricevere e licenziare nel senso opposto a quello di arrivo, sempre nel rispetto dei vincoli di sicurezza.

In aggiunta al dato tecnico, c’è quello del metodo declinato in cinque punti dal Comitato dei pendolari. Dice il suo rappresentante Fabrizio Bonanni: “Il Comitato il 4 settembre chiederà ufficialmente che dell’Osservatorio facciano parte anche tecnici e delegati dei cittadini. La nostra piattaforma è di cinque punti: 1) avere un cronoprogramma dettagliato dei lavori previsti sulla linea Roma Nord (raddoppio del tratto Riano-Morlupo e risistemazione del tratto Montebello- Riano); 2) provvedere all’acquisto di nuovi treni; 3) nuovo orario che entri in vigore dal 16 settembre p.v. per lavoratori e studenti, con incremento di corse e di comfort; 4) sbloccare i cantieri dei parcheggi di scambio (Riano, Montebello); 5) migliorare la qualità della comunicazione tra la Regione Lazio, l’Atace i Comuni”. L’Osservatorio voluto dalla Regione nasce per  “stare con il fiato sul collo” al soggetto che dovrà precedere ai lavori per il raddoppio della ferrovia, probabilmente la società regionale Astral. I lotti dei lavori, due di essi sono stati aggiudicati (raddoppio del tratto Riano-Morlupo e risistemazione del tratto Montebello- Riano), sono bloccati a causa dei ricorsi o per mancanza di risorse ma è certo comunque che i lavori prenderanno il via entro la prossima primavera.

Per il terzo lotto, riguardante la sicurezza della linea ferroviaria, disponibli circa 70 milioni, deve essere invece ancora bandita la gara, mentre non sembra che siano state fatte le pratiche necessarie per l’esproprio dei terreni. Il sindaco di S. Oreste Valentina Pini a conclusione del convegno a cui hanno partecipato i rappresentanti dei comuni di Civita Castellana, Riano, Rignano Flaminio, Torrita Tiberina e Vallerano “si è auspicata che la proposta della rimodulazione degli orari di servizio della Roma Nord venga fatta propria da tutti i Comuni e le associazioni coinvolte, attraverso un documento sottoscritto da tutti a cui sia allegato l’orario stesso. E che la Regione lo valuti con la dovuta attenzione”.

 

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